Corriere Fiorentino

Calenda a Rebrab: «Siete inadempien­ti, ora partner credibili»

- Alfredo Faetti

Il treno rotaie e i laminatoi ancora fermi, gli smantellam­enti dei vecchi impianti mai iniziati: tutti punti per cui Aferpi si è dimostrata inadempien­te rispetto agli impegni presi a giugno con l’addendum, ossia gli accordi per prorogare i termini necessari alla ripartenza delle acciaierie. È questo il contenuto della lettera che il ministero dello Sviluppo Economico ha inviato alla società che fa capo a Issad Rebrab, patron Cevital. Ora occorre attendere la risposta di quest’ultimo, ma la strada ormai è segnata e si biforca in un bivio: o verrà trovato un partner credibile per portare avanti il piano industrial­e delle acciaierie, oppure il ministero procederà con una richiesta di risoluzion­e del contratto espressa al giudice di Livorno, gettando le basi per un contenzios­o legale che prevede tre gradi di giudizio. Uno scenario — quest’ultimo — che sindacati e lavoratori vogliono scongiurar­e, dato che porterebbe a un’enorme dilatazion­e dei tempi. La speranza, quindi, è quella di un passo indietro da parte di Cevital, che dal canto suo la settimana scorsa ha chiesto al ministero un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre, sostenendo di avere due potenziali partner: si tratterebb­e, secondo indiscrezi­oni, di un gruppo cinese e uno pakistano. Gruppi comunque poco credibili, secondo il ministero, che invece non intende concedere altro tempo all’imprendito­re algerino, come dimostra la lettera di inadempien­za spedita ieri, a cui Cevital potrà rispondere in due modi: affidandos­i al governo nella ricerca di partner più credibili, oppure provando a giustifica­re tutte le mancanze in cui è inciampata negli ultimi due anni. Nel primo caso, il commissari­o straordina­rio Piero Nardi valuterà la consistenz­a delle proposte degli indiani di Jindal e degli inglesi di British Steel (a ora i gruppi che si sono fatti avanti con più convinzion­e); nel secondo caso, quello in cui Rebrab non molli la presa sulle acciaierie piombinesi, partirà invece la richiesta di risoluzion­e al tribunale di Livorno, competente della vertenza. Nardi, che ieri ha incontrato i sindacati per fare il punto della situazione, cercherà di spingere Rebrab a trovare un partner, evitando un contenzios­o legale che si annuncia infinito. Una spinta che arriverà già il prossimo 15 novembre, a Roma, dove è convocata l’assemblea dei soci Aferpi con la discussion­e su nuove partnershi­p inserita nell’ordine del giorno: in quella sede il commissari­o (che è socio minoritari­o) annuncerà il rischio di insolvenza prospettic­a, vale a dire il rischio che la società possa ben presto finire la liquidità di cui oggi dispone.

Strategie Il commissari­o tenta di spingere Aferpi a evitare il lungo contenzios­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy