Calenda a Rebrab: «Siete inadempienti, ora partner credibili»
Il treno rotaie e i laminatoi ancora fermi, gli smantellamenti dei vecchi impianti mai iniziati: tutti punti per cui Aferpi si è dimostrata inadempiente rispetto agli impegni presi a giugno con l’addendum, ossia gli accordi per prorogare i termini necessari alla ripartenza delle acciaierie. È questo il contenuto della lettera che il ministero dello Sviluppo Economico ha inviato alla società che fa capo a Issad Rebrab, patron Cevital. Ora occorre attendere la risposta di quest’ultimo, ma la strada ormai è segnata e si biforca in un bivio: o verrà trovato un partner credibile per portare avanti il piano industriale delle acciaierie, oppure il ministero procederà con una richiesta di risoluzione del contratto espressa al giudice di Livorno, gettando le basi per un contenzioso legale che prevede tre gradi di giudizio. Uno scenario — quest’ultimo — che sindacati e lavoratori vogliono scongiurare, dato che porterebbe a un’enorme dilatazione dei tempi. La speranza, quindi, è quella di un passo indietro da parte di Cevital, che dal canto suo la settimana scorsa ha chiesto al ministero un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre, sostenendo di avere due potenziali partner: si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di un gruppo cinese e uno pakistano. Gruppi comunque poco credibili, secondo il ministero, che invece non intende concedere altro tempo all’imprenditore algerino, come dimostra la lettera di inadempienza spedita ieri, a cui Cevital potrà rispondere in due modi: affidandosi al governo nella ricerca di partner più credibili, oppure provando a giustificare tutte le mancanze in cui è inciampata negli ultimi due anni. Nel primo caso, il commissario straordinario Piero Nardi valuterà la consistenza delle proposte degli indiani di Jindal e degli inglesi di British Steel (a ora i gruppi che si sono fatti avanti con più convinzione); nel secondo caso, quello in cui Rebrab non molli la presa sulle acciaierie piombinesi, partirà invece la richiesta di risoluzione al tribunale di Livorno, competente della vertenza. Nardi, che ieri ha incontrato i sindacati per fare il punto della situazione, cercherà di spingere Rebrab a trovare un partner, evitando un contenzioso legale che si annuncia infinito. Una spinta che arriverà già il prossimo 15 novembre, a Roma, dove è convocata l’assemblea dei soci Aferpi con la discussione su nuove partnership inserita nell’ordine del giorno: in quella sede il commissario (che è socio minoritario) annuncerà il rischio di insolvenza prospettica, vale a dire il rischio che la società possa ben presto finire la liquidità di cui oggi dispone.
Strategie Il commissario tenta di spingere Aferpi a evitare il lungo contenzioso