PIAZZA INDIPENDENZA, NON BASTA UN MERCATINO
Egregio direttore, prendo spunto dall’articolo uscito sul CorriereFiorentino lo scorso 4 novembre dal titolo «Ore 16 il giorno dell’Indipendenza», dove tra l’altro si racconta che il Comune di Firenze, per contribuire al salvataggio di piazza Indipendenza da degrado e abusivismo, ha annunciato che una volta al mese si terrà lì il mercatino della Coldiretti «Campagna Amica». Lodevole iniziativa se non si trattasse dell’ennesima postazione del «mangificio» ormai imperante nel centro storico. Non me ne vogliano i commercianti della ristorazione e mercati rionali, ma veramente sembra che a Firenze non esista altro per animare le nostre strade o piazze. Non si combattono i problemi come quelli di piazza Indipendenza con soluzioni facili, ma serve un modello «nuovo». Quale? Uno che restituisca a questa piazza la sua identità e la sua dignità. Dopo i lodevoli interventi delle forze dell’ordine — i cui controlli dovrebbero essere quotidiani — proviamo a mescolare generazioni, talenti e competenze con un progetto di piazza che metta il cittadino al centro. Il dissenso dei residenti della piazza verso la soluzione del mercatino deve essere ascoltato. Io penso a giochi per bambini, verde pubblico curato, postazioni per anziani, una biblioteca itinerante dove la gente possa gratuitamente leggere un libro su panchine degne di questo nome, animazioni ludiche di bassissimo impatto acustico per grandi e piccini e poi la sera, quando fa buio, una assidua presenza di forze dell’ordine perché questo equilibrio ritrovato non si spezzi. Oggi assistiamo spesso a eventi e occasioni di aggregazione in circoli, associazioni, piazze o strade dove la socializzazione è uno spot e non ha continuità. Terminato poi l’evento, spenti i riflettori, magari tornando a casa in auto passiamo davanti a piazza Indipendenza e vedendone il degrado, facciamo «spallucce» e tiriamo a diritto: è il trionfo dell’ipocrisia. Sarebbe opportuno che tutti, l’amministrazione comunale e i cittadini, riacquistassero quel senso di comunità che farebbe sì che le nostre piazze e le nostre strade tornassero ad essere un luogo di incontro e dessero continuità alla socializzazione. Un risultato raggiungibile lavorando insieme tutti i giorni, perché solo la continuità dei provvedimenti può dare buoni frutti. Vogliamo cominciare con questi buoni propositi da piazza Indipendenza?