Donzelli a giudizio: «Diffamò il padre del ministro Lotti»
Il gip: processate il consigliere regionale di Fratelli d’Italia sul caso del mutuo concesso a Tiziano Renzi
Il gip di Firenze Alessandro Moneti ha rinviato a giudizio il consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli con l’accusa di diffamazione nei confronti di Marco Lotti, il padre dell’attuale ministro allo Sport Luca Lotti. La prima udienza del processo è fissata per il 14 maggio 2018.
Nel settembre 2015, Donzelli presentò alla stampa, e poi successivamente anche in un’interrogazione in Consiglio regionale, una serie di carte relative alla concessione nel 2009 di un mutuo da 697mila euro da parte del Credito Cooperativo di Pontassieve a una azienda della famiglia di Tiziano Renzi. Parere positivo all’erogazione del mutuo era stato firmato da Marco Lotti, che a quei tempi ricopriva il ruolo di «responsabile aziende» per l’istituto di credito, e che poi querelò Donzelli perché aveva collegato la concessione di quel mutuo all’assunzione del figlio Luca in Palazzo Vecchio, quando Matteo Renzi era sindaco.
Ieri all’udienza preliminare erano presenti sia Marco Lotti che Giovanni Donzelli, difeso dagli avvocati Francesco Michelotti e Benedetta Bindi, che hanno messo in risalto l’esercizio delle funzioni di consigliere regionale svolte dall’esponente di Fratelli d’Italia. Marco Lotti si è costituito parte civile. Il padre del ministro dello Sport, che ai tempi della vicenda era sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha preferito non commentare la decisione del giudice, contro la quale i difensori di Donzelli hanno invece ipotizzato il ricorso «in altra sede».
«Il processo sarà la migliore occasione per raccontare con ancora più forza questa vicenda, e per andare fino in fondo, perché forse a dover rispondere di questi soldi pubblici spesi in questo modo deve essere qualcun altro e non il sottoscritto», attacca l’esponente di Fratelli d’Italia, Donzelli, in un video pubblicato su Facebook, dopo il suo rinvio a giudizio.
Nel video Donzelli ripercorre la vicenda e l’interrogazione da lui presentata dove veniva sollevato il problema dei «debiti contratti dalla famiglia Renzi e ripianati con i soldi pubblici: la Regione è stata costretta a dire che avevo ragione. Quel mutuo era stato concesso dal padre del ministro Lotti al babbo di Matteo Renzi». Fu Fidi Toscana, la finanziaria della Regione, a garantire il mutuo perché si trattava di un’azienda toscane e femminile, essendo inizialmente intestata alla madre e alla sorella di Matteo Renzi. Infine, conclude Donzelli: «Il 14 maggio finalmente ci sarà un processo su questa vicenda ma il dettaglio è che, purtroppo, a processo ci andrò io. Secondo loro è diffamazione... ma il mutuo?» aggiunge il capogruppo dell’opposizione mostrando il documento con le firme apposte. «Per fare il mio dovere e per portare la trasparenza, sono pronto a correre qualsiasi rischio perché è un mio dovere, i cittadini infatti mi pagano per questo».
La replica Il video su Facebook dell’esponente dell’opposizione: sarà la migliore occasione per andare in fondo alla vicenda. È mio dovere farlo