Corriere Fiorentino

Due trasferte e la coppa Italia Per risalire

Spal e Lazio, poi un’altra chance da giocarsi per l’Europa

- di Tommaso Loreto

Per conoscere bene una realtà, o anche solo una persona, è necessario un po’ di tempo e il calcio non fa eccezione. La Fiorentina di oggi ne è la dimostrazi­one, perché al di là di premesse e pronostici ancora non è dato sapere che squadra realmente sia quella viola.

D’altronde, fino a oggi, la squadra di Pioli ha faticato a trovarsi sia sul campo che in classifica, finendo più o meno a metà strada, piazzandos­i al nono posto in coabitazio­ne con Atalanta e Chievo. Sempre sconfitta dalle big pur giocando a tratti un buon calcio (con Inter, Juve e Roma i viola hanno raccolto tre sconfitte), troppo svagata con le dirette concorrent­i (i viola hanno battuto il Torino ma perso con Samp e pareggiato con l’Atalanta) e cinica con le piccole a eccezione del passo falso di Crotone (con Benevento e Verona le vittorie più convincent­i). Un cammino che non ha acceso entusiasmi per le sei sconfitte su dodici gare, ma anche una serie di risultati insufficie­nte a tracciare il destino di questa squadra. Per questo motivo saranno importanti le sfide da qui a fine anno, per farsi un’idea più precisa alla luce di un calendario che si fa più in salita rispetto a quanto non lo sia stato fino a ora. Sette partite di campionato, tre al cospetto di formazioni di altissima classifica, e l’esordio in Coppa Italia da non fallire. Otto sfide (nove nel caso in cui l’esordio in Coppa Italia andasse bene) nelle quali individuar­e gli stessi obiettivi alla portata della Fiorentina. Pioli ha fissato per l’inizio del nuovo anno il momento dei i primi bilanci, ma è il primo ad attendersi risposte importanti da tutti, a cominciare da domenica prossima.

A Ferrara, contro la Spal dell’ex Semplici, la Fiorentina affronterà la prima di due trasferte consecutiv­e con il successivo impegno, sette giorni più tardi, che metterà di fronte a Chiesa e compagni una Lazio che gioca a memoria. La squadra di Inzaghi è tra le più continue anche se un aiuto potrebbe arrivare dal risultato del derby fissato alla ripresa del campionato. Un eventuale ko dei biancocele­sti, vista l’importanza della sfida nell’ambiente romano, potrebbe avere contraccol­pi favorevoli una settimana più tardi. Superata la gara interna con il Sassuolo, sulla carta una delle più abbordabil­i all’inizio del mese di dicembre, un’altra trasferta complicata, stavolta Napoli.

La squadra di Sarri, in piena corsa per lo scudetto, fino a oggi al San Paolo ha lasciato soltanto le briciole agli avversari e per la Fiorentina trattasi, teoricamen­te, di una missione ai limiti dell’impossibil­e. Qualche giorno più tardi, a Firenze, la prima gara di Coppa Italia contro la vincente di Sampdoria-Pescara, negli ottavi di finale, mentre a chiudere una settimana di impegni ravvicinat­i ci sarà il Genoa in arrivo al Franchi per la prima sfida da ex del Cholito Simeone. Con la trasferta di Cagliari anticipata a venerdì 22 dicembre le feste natalizie potrebbero infine vedere la Fiorentina in campo due volte tra Santo Stefano e San Silvestro. In caso di passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia i viola giocherebb­ero infatti il 26 dicembre contro una tra Lazio, Spal e Cittadella, mentre a fine anno, nel lunch game del 30 dicembre, al Franchi tornerà l’Aeroplanin­o Montella con il suo Milan. Solo allora, alla luce dei risultati colleziona­ti in precedenza, sarà possibile dire di conoscere a fondo questa Fiorentina e, soprattutt­o, di poter fissare un traguardo realistico.

Bilanci IIl mese di dicembre sarà decisivo per capire se c’è possibilit­à di una svolta tecnica

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A destra Stefano Pioli allenatore della Fiorentina Sopra Leonardo Semplici mister della Spal

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