Due trasferte e la coppa Italia Per risalire
Spal e Lazio, poi un’altra chance da giocarsi per l’Europa
Per conoscere bene una realtà, o anche solo una persona, è necessario un po’ di tempo e il calcio non fa eccezione. La Fiorentina di oggi ne è la dimostrazione, perché al di là di premesse e pronostici ancora non è dato sapere che squadra realmente sia quella viola.
D’altronde, fino a oggi, la squadra di Pioli ha faticato a trovarsi sia sul campo che in classifica, finendo più o meno a metà strada, piazzandosi al nono posto in coabitazione con Atalanta e Chievo. Sempre sconfitta dalle big pur giocando a tratti un buon calcio (con Inter, Juve e Roma i viola hanno raccolto tre sconfitte), troppo svagata con le dirette concorrenti (i viola hanno battuto il Torino ma perso con Samp e pareggiato con l’Atalanta) e cinica con le piccole a eccezione del passo falso di Crotone (con Benevento e Verona le vittorie più convincenti). Un cammino che non ha acceso entusiasmi per le sei sconfitte su dodici gare, ma anche una serie di risultati insufficiente a tracciare il destino di questa squadra. Per questo motivo saranno importanti le sfide da qui a fine anno, per farsi un’idea più precisa alla luce di un calendario che si fa più in salita rispetto a quanto non lo sia stato fino a ora. Sette partite di campionato, tre al cospetto di formazioni di altissima classifica, e l’esordio in Coppa Italia da non fallire. Otto sfide (nove nel caso in cui l’esordio in Coppa Italia andasse bene) nelle quali individuare gli stessi obiettivi alla portata della Fiorentina. Pioli ha fissato per l’inizio del nuovo anno il momento dei i primi bilanci, ma è il primo ad attendersi risposte importanti da tutti, a cominciare da domenica prossima.
A Ferrara, contro la Spal dell’ex Semplici, la Fiorentina affronterà la prima di due trasferte consecutive con il successivo impegno, sette giorni più tardi, che metterà di fronte a Chiesa e compagni una Lazio che gioca a memoria. La squadra di Inzaghi è tra le più continue anche se un aiuto potrebbe arrivare dal risultato del derby fissato alla ripresa del campionato. Un eventuale ko dei biancocelesti, vista l’importanza della sfida nell’ambiente romano, potrebbe avere contraccolpi favorevoli una settimana più tardi. Superata la gara interna con il Sassuolo, sulla carta una delle più abbordabili all’inizio del mese di dicembre, un’altra trasferta complicata, stavolta Napoli.
La squadra di Sarri, in piena corsa per lo scudetto, fino a oggi al San Paolo ha lasciato soltanto le briciole agli avversari e per la Fiorentina trattasi, teoricamente, di una missione ai limiti dell’impossibile. Qualche giorno più tardi, a Firenze, la prima gara di Coppa Italia contro la vincente di Sampdoria-Pescara, negli ottavi di finale, mentre a chiudere una settimana di impegni ravvicinati ci sarà il Genoa in arrivo al Franchi per la prima sfida da ex del Cholito Simeone. Con la trasferta di Cagliari anticipata a venerdì 22 dicembre le feste natalizie potrebbero infine vedere la Fiorentina in campo due volte tra Santo Stefano e San Silvestro. In caso di passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia i viola giocherebbero infatti il 26 dicembre contro una tra Lazio, Spal e Cittadella, mentre a fine anno, nel lunch game del 30 dicembre, al Franchi tornerà l’Aeroplanino Montella con il suo Milan. Solo allora, alla luce dei risultati collezionati in precedenza, sarà possibile dire di conoscere a fondo questa Fiorentina e, soprattutto, di poter fissare un traguardo realistico.
Bilanci IIl mese di dicembre sarà decisivo per capire se c’è possibilità di una svolta tecnica