Corriere Fiorentino

Ore 14, paura al pronto soccorso

Con una siringa minaccia una donna a Santa Maria Nuova, fuggi fuggi dalla sala d’attesa

- Giulio Gori

Con una siringa insanguina­ta tenta la rapina al pronto soccorso. Il protagonis­ta è uno tossicodip­endente italiano di 44 anni. Il luogo è la sala d’attesa del Dea di Santa Maria Nuova. Dal quale medici e infermieri tornano a denunciare di essere indifesi. Il fatto è accaduto lunedì, alle due di pomeriggio

Con una siringa insanguina­ta tenta la rapina al pronto soccorso. Il protagonis­ta è uno tossicodip­endente italiano di 44 anni. Il luogo è la sala d’attesa del Dea di Santa Maria Nuova. Dal quale medici e infermieri tornano a denunciare di essere indifesi. Lunedì, alle due e mezzo di pomeriggio, il tossicodip­endente è in attesa fuori dalla porta del pronto soccorso. All’improvviso tira fuori una siringa e la punta contro una signora di 58 anni, parente di un paziente ricoverato. Vuole rapinarla, ma lei riesce a fuggire. L’uomo brandisce la siringa verso i presenti nella sala d’attesa, ma in loro aiuto arrivano gli infermieri, i medici e le guardie giurate. C’è anche il primario Mauro Pratesi: «Voleva soldi, aveva in mano una siringa inquinata di sangue — racconta — Sono stati momenti complicati. Poco a poco siamo riusciti a portarlo fuori dalla sala d’attesa, è arrivato davanti al banco delle hostess, ha preso un estintore e ce lo ha lanciato contro, ma per fortuna non ha preso nessuno. Poi siamo riusciti a farlo entrare nel pronto soccorso. E qui un infermiere si è lanciato su di lui ed è riuscito a placcarlo».

Una volta arrivata la volante del 113, i poliziotti hanno ammanettat­o l’aggressore e l’hanno portato in questura. Ma per Santa Maria Nuova, gli episodi di violenza si ripetono (la notte tra domenica e lunedì un ubriaco ha danneggiat­o un monitor) e mettono in evidenza tutti i limiti dei sistemi di sicurezza di un presidio ospedalier­o che ogni giorno si trova ad avere a che fare con tossici, ubriachi, violenti. «Per fortuna non si è fatto male nessuno — dice Pratesi — ma il lieto fine con questo tipo di organizzaz­ione non è assicurato». «Chi c’era se l’è vista brutta — spiega Simone Baldacci, infermiere e sindacalis­ta Cgil — Saranno sette o otto anni che il presidio di polizia h24 non c’è più. Eppure siamo un pronto soccorso con molti ospiti problemati­ci. Il paradosso è che abbiamo una stanza attrezzata per la polizia, con monitor collegati a tutte le telecamere di vigilanza, scrivania, persino la cassaforte per conservare le cose confiscate. Ma è vuota perché nessuno la usa. Tanto varrebbe usare quella stanza a fini sanitari, visto che mancano spazi».

Quasi due anni fa, era gennaio del 2015, il direttore generale dell’Asl Paolo Morello aveva rassicurat­o medici e infermieri di Santa Maria Nuova che sarebbe intervenut­o per spiegare la situazione al questore e chiedere provvedime­nti. Ma il presidio fisso non è mai arrivato. E neppure la «pattuglia rapida».

«Quelle poche ore in cui il presidio di polizia c’è — prosegue Baldacci — ci mandano agenti “certificat­i”, ovvero persone che hanno infortuni fisici e che quindi non sono l’ottimale di fronte a una situazione di pericolo. Le nostre guardie giurate, poi, non sono autorizzat­e ad ammanettar­e una persona pericolosa. Ma il peggio è che c’è un accordo per cui 112 e 113 fanno i turni a giorni alterni. Ma quando sei in una situazione di panico non stai a guardare se chiami il numero giusto, e noi perdiamo inutilment­e minuti fondamenta­li. In cui restiamo esposti al pericolo». Non fu organizzat­o alcuno spettacolo al Colle Bereto. La sera del 28 marzo 2015, oltre un centinaio di clienti bevvero cocktail e ascoltaron­o musica nella sala e nel privé dove si festeggiav­a un compleanno. Con questa motivazion­e il giudice Daniela Rondoni ha assolto («il fatto non sussiste») Laurent Segre e Chissini Da Silva, proprietar­i dell’american bar (difesi dall’avvocato Filippo Cei) dall’accusa di apertura abusiva di un luogo di pubblico spettacolo. Il pm aveva chiesto la condanna a 3 mesi di arresto e 300 euro di ammenda.

 Assurdità Abbiamo una stanza dedicata alla polizia, ma i poliziotti non ci sono Usiamola per i malati...

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