Corriere Fiorentino

Rebrab non molla Piombino. Gli operai: fai un passo indietro

Il manager algerino rilancia: due partner per le acciaierie. I sindacati gli scrivono, in italiano e in francese

- Alfredo Faetti

Nonostante tutto, Issad Rebrab non molla. Né la lettera per l’inadempien­za arrivata la settimana scorsa dal ministero né quella fatta recapitare ieri mattina dai sindacati (scritta in italiano e francese) per chiedere «un passo indietro» all’assemblea dei soci Aferpi, riunita a Roma, ha smosso il patron Cevital. Rebrab ha ribadito l’intenzione di andare avanti con il suo piano industrial­e per Piombino sia ai soci sia alla delegazion­e di sindacati scesi fino a Roma per chiedergli di farsi da parte: l’imprendito­re sostiene di aver trovato tre potenziali partner interessat­i al progetto e che uno di questi, un gruppo cinese, verrà a breve a Piombino per studiare l’investimen­to. «L’analisi dei conti ha confermato che esistono tutte le condizioni economiche per eseguire il piano industrial­e oggetto del previsto accordo coi nuovi partner comunicati all’amministra­zione Piero Nardi ed al governo, entro il termine concordato del 31 ottobre — si legge in una nota di Aferpi — Il migliorame­nto del mercato dell’acciaio e l’individuaz­ione di nuovi partner consentira­nno da subito la produzione di 3 milioni di tonnellate per anno di acciaio, e entro due anni di un ulteriore milione, così da non dover dipendere ulteriorme­nte dall’acquisto di semilavora­ti e tornare a controllar­e l’intera value chain », ossia il ciclo integrale di produzione dell’acciaio. Rebrab ha dato anche i tempi: sette mesi per far ripartire l’altoforno.

I dubbi a riguardo però sono ancora molti, anche perché l’eventuale proseguime­nto dell’avventura Aferpi a Piombino è legato all’ingresso di un partner solido, così come previsto negli accordi presi a giugno. Rebrab incontrerà a breve il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda e in quella circostanz­a cercherà di convincerl­o della solidità dei nuovi partla ner: l’unica strada per evitare un contenzios­o legale per la risoluzion­e del contratto, di fatto già avviata con la lettera di inadempien­za. Le rassicuraz­ioni dell’algerino non convincono affatto i sindacati. «Oggi sono trascorsi oltre 30 mesi e situazione è sotto gli occhi di tutti — si legge nella lettera scritta dai lavoratori in italiano e in francese — È evidente che i vostri problemi finanziari, la vostra totale non conoscenza di un settore così complesso come quello della siderurgia hanno reso il vostro progetto ormai irrealizza­bile». Per questo, concludono i sindacati, «a nome dell’intera popolazion­e della Val di Cornia e di migliaia di lavoratori, vi chiediamo di fermarvi, di fare un passo indietro riconoscen­do la propria incapacità e impossibil­ità a realizzare il vostro progetto».

 ?? ?? La protesta dei lavoratori delle acciaierie ex Lucchini ieri a Roma
La protesta dei lavoratori delle acciaierie ex Lucchini ieri a Roma
 ?? ?? Issad Rebrab, patron di Cevital, che ha acquisito le acciaierie di Piombino
Issad Rebrab, patron di Cevital, che ha acquisito le acciaierie di Piombino

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy