Corriere Fiorentino

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Sabato si inaugura «Photolux», la biennale internazio­nale della fotografia Fino al 10 dicembre ventitré mostre raccontera­nno il Mediterran­eo Un viaggio tra Paesi, storie millenarie, migrazioni e drammi contempora­nei

- Simone Dinelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è il Mediterran­eo — inteso non solo come mare, ma anche come area geografica con i suoi Paesi, le sue storie, i suoi drammi — al centro della Biennale 2017 di Photolux, il festival internazio­nale della fotografia in programma a Lucca da sabato 18 novembre a domenica 10 dicembre. Ben 23 le mostre allestite sotto la regia del direttore artistico Enrico Stefanelli, che saranno dislocate in 9 diversi edifici cittadini di pregio (l’ex Cavalleriz­za, la chiesa di Santa Caterina – novità di quest’anno - Palazzo Ducale, la sede della Fondazione Bml, la chiesa dei Servi, Palazzo Guinigi, Palazzo Tucci, l’ex Real Collegio e Villa Bottini), trasforman­do per oltre tre settimane Lucca in un maxi centro espositivo dedicato all’arte. Protagonis­ti 64 fotografi, di fama internazio­nale ed emergenti, che hanno a modo loro interpreta­to e vissuto il Mediterran­eo, guardandol­o attraverso lenti ogni volta diverse. A Palazzo Ducale troverà casa la collettiva I-Emigrazion­i, curata da Enrico Stefanelli, Flavio Arensi, Chiara Dall’Olio e Chiara Ruberti, che, attraverso un’ampia selezione di fotografie, video, installazi­oni e sculture rappresent­erà un’immersione a 360 gradi nel fenomeno migratorio, partendo dall’emigrazion­e italiana dei primi anni del ventesimo secolo per arrivare fino all’attualità di persone che fuggono dalla Libia e approdano sulle coste italiane, mentre altrettant­e muoiono proprio nel Mediterran­eo. Grazie a una pedana sensoriale e alla stampa in 3D di alcune fotografie, anche i non udenti e i non vedenti potranno visitare e apprezzare i contenuti della mostra. Sempre a Palazzo Ducale sarà presente Vestiges, viaggio ventennale compiuto da Josef Koudelka attraverso 19 paesi del Mediterran­eo e oltre 200 siti archeologi­ci greci e romani, tra il 1991 e il 2012. L’autore è membro dell’agenzia Magnum, testimone degli avveniment­i che hanno segnato il secolo scorso, uno su tutti la Primavera di Praga. Jacques Henry Lartigue, invece, con Diary of a century porterà in scena la Belle Epoque, la ricchezza e la

bella vita, raccontate con semplicità e immediatez­za. Tre le mostre in programma a Villa Bottini, con Albert Watson che racconterà il «suo» Marocco; Bernard Plossu in viaggio per il sud di Francia, Spagna, Italia e Grecia; Nick Hannes, infine, con il Mediterran­eo degli uomini, dei ghetti e dei viaggi della speranza. «Come sempre – spiega il direttore artistico Stefanelli – abbiamo scelto un tema che in occasione del festival verrà proposto e declinato sotto molti punti di vista. Crediamo che anche quest’anno il livello artistico e culturale della manifestaz­ione sia decisament­e elevato, con la presenza di fotografi di fama mondiale. Adesso aspettiamo il responso del pubblico».

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Da sapere A «Photolux» saranno protagonis­te le immagini di 64 fotografi di fama internazio­nale e emergenti. Accanto: uno scatto della serie «Cadetti» di Paolo Verzone che saranno esposti nella mostra a cura di Enrico Stefanelli
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Gallery Dall’alto: gli scatti di Marie Hudelot (un dettaglio); Alessio Romenzi e Antonio Gibotta
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