Chianti classico: è Carlotta Gori la prima donna a guidarlo
Al comando del Chianti classico da ieri c’è una donna, ma «non chiamatela direttrice» ironizza un consigliere. Carlotta Gori, avvocato, nel Consorzio del Gallo Nero ha ricoperto per 20 anni il ruolo di responsabile legale e per i rapporti istituzionali. Fiorentina di nascita e di laurea in Giurisprudenza, succede a Giuseppe Liberatore che a marzo aveva annunciato il passaggio a Valoritalia. Un ruolo storicamente appannaggio maschile; donne con incarichi dirigenziali nel comparto agroalimentare e nel mondo del vino sono ancora rare e i consorzi di tutela non fanno eccezione. Ad oggi sarebbero soltanto due in Italia. Ma un ruolo cruciale per il panorama vitivinicolo nazionale, date importanza e dimensioni del Chianti classico. C’è molto ottimismo dietro all’incarico a Carlotta Gori, eletta all’unanimità dai 21 consiglieri. Il Chianti classico sembra aver trovato in lei la Matilde di Canossa contemporanea, una figura cioè in grado di mettere d’accordo tutti. C’era preoccupazione dopo il quarto di secolo di governance di Liberatore per gli equilibri tra la fazione più dinamica e quella più conservativa del Gallo Nero, storicamente contrapposte. Tra i primi impegni del neo direttore, la complessa partita dei decreti attuativi sul testo unico del vino approvato l’anno scorso.