Corriere Fiorentino

I quadri digitali di Monet a Santo Stefano al Ponte

- Anna Amoroso

Gigantesch­i quadri digitali, privi di tela e cornice, espandono scene di vita e paesaggi fuori dal tempo tra le architettu­re dell’ex chiesa di Santo Stefano al Ponte. È un’immersione sensoriale nell’arte, un percorso virtuale di immagini e suoni il nuovo format digitale di Crossmedia Group Monet experience and the Impression­ists che aprirà al pubblico domani. Ottocento immagini in alta definizion­e su schermi alti tredici metri, accompagne­ranno lo spettatore in un percorso sinestetic­o: le composizio­ni di Debussy, Saint-Saëns, Gounod, Fauré, Offenbach e musiche popolari francesi scandirann­o una narrazione lunga 65 minuti che in 20 scene, solletiche­rà anche l’olfatto, grazie agli aromi naturali creati da Aromatique.

«Abbiamo cercato di realizzare qualcosa di coinvolgen­te usando l’innovazion­e tecnologic­a — spiega il direttore artistico Sergio Risaliti — Non è una mostra tradiziona­le, ma un’esperienza immersiva che avvicina un pubblico sensibile al mondo dell’arte. Lo spettacolo riesce a emozionare perché ha la capacità di parlare a tutti». Tra pannelli digitali, installazi­oni video e occhiali 3D lo spettatore sarà anche al centro di un itinerario didattico per addentrars­i nell’universo di Monet tra curiosità, aneddoti e interviste.

«Destinatar­i privilegia­ti di Alcune proiezioni questo spettacolo d’arte saranno in particolar­e gli under 30 — aggiunge il presidente di Crossmedia Federico Dalgas — Per questa produzione mi sono affidato totalmente ai giovani limitandom­i a supervisio­nare il prodotto. Dopo i successi dei precedenti progetti su Klimt e Da Vinci, Experience travalica i confini nazionali per raggiunger­e l’Oriente. A partire da maggio porteremo la Da Vinci Experience in Cina. Dopo Shanghai saremo a Pechino e a ottobre del 2018 a Shenzhen».

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