La sfida tutta cinese tra bici arancioni e verdi (con le nostre pagelle)
L’esordio del nuovo operatore Gobee: insieme al competitor saranno 8 mila i mezzi in strada
Da questa estate 50 multe dei vigili e più di mille utenti di Mobike si sono visti tagliare i punti della app dopo le segnalazioni dei cittadini
Altre 4 mila bici arriveranno a Firenze. Un nuovo operatore di bike sharing è attivo da ieri. Per il momento Gobee bike, altra azienda cinese (ma in Europa collabora con Bnp-Paribas, è co-fondata e diretta da Raphael Cohen, imprenditore francese residente a Hong Kong) ne ha messe su strada solo 300, ma l’obiettivo è quello di arrivare presto a 4 mila. E così, parte una competizione per accaparrarsi altri ciclisti «a flusso libero». Che, solo per Mobike — l’altro competitor — vede già in città oltre 100 mila utenti iscritti al servizio ed un milione di km corsi sulle due ruote condivise.
Con otto mila bici, Firenze diventa una delle città con più bici rispetto ai residenti: ma anche qualche problema di gestione, soprattutto per l’inciviltà di alcuni utenti che hanno lasciato le Mobike un po’ ovunque. Tanto che, dalla partenza del servizio in estate, i vigili hanno già fatto 50 multe vere (perché chi ha lasciato la bici in divieto di sosta ha un nome e cognome: l’ultimo utilizzatore, si scopre tramite la app). Ma sono arrivate «tantissime segnalazioni da parte degli altri utenti sui comportamenti scorretti: tanto che sono stati mille quelli che hanno visto i “punti” tagliati dalla app», cioè ora pagano tariffe molto più salate, spiegano da Mobike.
Oggi però è il giorno di Gobee, che l’ha spuntata su altri competitor che si sono presentati al bando del Comune. «Firenze sta investendo molto sulla mobilità ciclabile — ha detto l’assessore alla Smart City Giovanni Bettarini — Crediamo sia un aspetto importante per il futuro della città e siamo convinti che il bike sharing faccia pienamente parte di questo percorso. Siamo contenti di avere come compagna di viaggio un’azienda giovane e dinamica come Gobee bike». La modalità di uso è identica a Mobike: si scarica l’app, ci si iscrive. Si legge il codice sulla bici, la si apre, la si usa la bici, si può lasciarla ovunque). Bici verdi, da donna. Sembra quasi tradizionali, anche se pure queste hanno fatto la scelta di avere misure (dai mozzi ai sellini) non standard, per evitare i furti, spiega il regionale manager di Gobee bike, Gabriele Vezzani: «Dopo il primo lancio in Italia nella città di Torino, abbiamo l’opportunità di espanderci anche a Firenze, una città con un grandissimo potenziale per questo servizio». Qui a Firenze, infatti, è stato calcolato che la sola introduzione del primo operatore abbia coperto, con queste bici, l’1% di tutti gli spostamenti cittadini. «Spesso, l’obiettivo dei primi cittadini è questo, per una mobilità sostenibile: a Firenze l’abbiamo già raggiunto» fa notare Alessandro Felici di Mobike, già pronto alla competizione: se i mezzi di Gobee bike sembrano rispondere alle «carenze» dei mezzi della concorrente (meno pesanti, più confort, più veloci) Mobike da gennaio porterà a Firenze altre biciclette, più simili a quelle «standard», come gli avversari. «Ma non le cambieremo tutte, perché chi è basso preferisce le nostre» dice Felici. È il mercato, bellezza (in bicicletta).
I controlli