Corriere Fiorentino

Ataf, il 16 altro sciopero E Giorgetti: c’è il piano che integra bus e tramvia

«L’azienda non licenzi nessuno con le tramvie». Giorgetti: il 12 il piano per portare i bus ai binari

- Bozza

Il caos di domenica scorsa, con le auto incolonnat­e alla stazione e gli autobus Ataf fermi in deposito per protesta, potrebbe essere stato solo l’antipasto di un dicembre di fuoco. Le Rsu hanno infatti indetto un altro duro sciopero nel week end dello shopping natalizio e sabato 16 dicembre i bus si fermeranno per 24 ore.

Ataf, un altro duro sciopero nel week end dello shopping natalizio. Sabato 16 dicembre i bus si fermeranno per 24 ore, dopo che lo avevano fatto già domenica scorsa. Una protesta sempre più forte, quella dei sindacati, impegnati in un duro braccio di ferro con l’azienda della galassia Ferrovie dello Stato. Lo stop dai lavoratori non è stato ancora ufficializ­zato, ma la Rsu ha già deciso, tanto che l’interruzio­ne del servizio è già nel calendario al vaglio della commission­e di garanzia della prefettura.

«I motivi della nostra protesta sono sempre gli stessi — spiega Alessandro Nannini, leader dei Cobas e primo sindacato in Ataf — L’azienda non intende mettere nero su bianco che, con l’entrata in funzione delle due nuove linee della tramvia, non ci saranno licenziame­nti. Inoltre, restano ancora irrisolte tutte le questioni sulla sicurezza degli autisti e quella, enorme, dei tempi di percorrenz­a da rispettare, visto che a causa dei cantieri del tram i mezzi arrivano a sfiorare talvolta l’ora di ritardo». In parole più semplici, i sindacati chiedono che Ataf metta per iscritto che, siccome con la tramvia in funzione saranno tagliati 1,5 milioni di chilometri «su gomma», nessun autista rischi il posto di lavoro.

Lo stesso leader dei Cobas spiega che «il Comune ha fatto la sua parte» e che «adesso la palla è in mano ai vertici di Ataf, per “far funzionare” i fondi aggiuntivi». Il Consiglio comunale, proprio per risolvere politicame­nte la questione, la scorsa settimana aveva approvato una delibera con la quale Palazzo Vecchio destinerà 4 milioni di euro proprio per «spostare» quei chilometri tagliati, realizzand­o la rete delle nuove linee dei bus che condurrann­o alle fermate della tramvia. Un disegno chiave, da dipenderà l’efficenza della nuova rete integrata (gommaferro) del trasporto pubblico fiorentino. «Il piano delle cosiddette linee di “adduzione” dei bus verso i binari è quasi pronto: il 12 dicembre lo discuterem­o anche con i sindaci dei Comuni confinanti — spiega Stefano Giorgetti, assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio — Ad esempio: quando le linee 2 e 3 viaggerann­o, i bus che abitualmen­te percorrono via Maragliano saranno soppressi. E al posto di questi sarà creata un’ampia linea circolare, che intercette­rà le fermate di Sirio».

Dal prossimo 1 luglio, intanto, il prezzo del biglietto dei bus passerà da 1,20 a 1,50 euro. Un rincaro frutto dell’accordopon­te, che per i prossimi due anni dovrà tenere in piedi il servizio di trasporto pubblico su scala regionale, dopo che la raffica di ricorsi del consorzio capitanato da Fs contro i francesi di Gest ha paralizzat­o una gara da 5 miliardi di euro.

L’assessore «Modificati i tragitti per collegare le linee su gomma alla rete di Sirio»

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Le lunghe code di domenica alla stazione Lo sciopero Ataf ha peggiorato la situazione

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