Blitz dei carabinieri al binario dei pusher: arresti e sequestri
PISA Ventotto indagati, venti misure cautelari eseguite (di cui gran parte in carcere) e oltre tre chili e mezzo di eroina sequestrata. È il bilancio del blitz antidroga condotto domenica notte dai carabinieri di Pisa, in seguito a sei mesi dell’indagine denominata «binario 13». E proprio nella stazione ferroviaria, nel settembre 2016, è giunto lo spunto investigativo che ha dato il via all’inchiesta. La base dell’attività criminale era principalmente via Pilla nel quartiere San Giusto, dietro il binario 13, mentre i luoghi dello spaccio erano diverse zone a ridosso del centro storico e aree abbandonate con edifici dismessi: Corte Sanac (zona Porta a Mare, vicino alla via Aurelia), l’area «ex Draga» (a pochi passi dal centro) e al parco della Cittadella. Come ha spiegato il procuratore Alessandro Crini, la droga veniva immessa in provincia da tre albanesi che rifornivano i nordafricani — tra gli indagati vi sono 18 tunisini, un marocchino e un algerino — che si avvalevano anche della collaborazione di tre italiani. Durante il blitz sono state arrestate 14 persone in flagranza di reato e denunciate altre 39 persone. Sequestrati anche 5,7 chili di sostanza «da taglio», una pistola calibro 7,65, una pressa meccanica artigianale per confezionare lo stupefacente e due auto per trasportare la droga. Durante la cattura due italiani conviventi, un uomo di 23 anni e una donna di 24, sono stati sorpresi in possesso di altri 30 grammi di hashish, 23 di eroina e 18 di ketamina, oltre a numerose banconote ritenute provento dell’attività di spaccio. «I numeri di questa indagine ambiziosa — afferma Crini — danno l’idea del nostro livello di attenzione su un tema così sensibile come quello dello spaccio. Il disagio della cittadinanza è giustificato. Nel 2016 i carabinieri hanno effettuato oltre 600 arresti in flagranza di reato». Crini aggiunge che nella seconda provincia della Toscana qualche rinforzo nei numeri delle forze dell’ordine presente sul territorio «farebbe comodo». E proprio le carenze di organico vengono denunciate da mesi dal sindaco Marco Filippeschi, con diverse richieste al ministero degli Interni. Oggi Filippeschi incontrerà il ministro Marco Minniti: «Gli ricorderò la promessa non ancora mantenuta dell’invio di un nucleo antiterrorismo aggiuntivo, pari a dieci unità».