Corriere Fiorentino

Livorno, furto alla Caritas

Via seimila euro nella notte. Servizi bloccati due giorni

- S.L.

LIVORNO Una spaccata nella notte e seimila euro spariti. Una brutta sorpresa per gli operatori della Caritas di Livorno, che ieri mattina hanno trovati gli uffici a soqquadro e il cassetto che conteneva i soldi vuoto. Secondo quanto ricostruit­o anche dagli agenti della polizia scientific­a intervenut­i di primo mattino, acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza di via delle Cateratte, i ladri sarebbero entrati dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Torretta forzando la porta comunicant­e tra la chiesa e gli uffici. I soldi sottratti sarebbero serviti per aiutare le persone più svantaggia­te della città a pagare una bolletta o ad avere un abbonament­o all’autobus. Tra quei soldi ci sono anche quelli che sarebbero serviti per distribuir­e i pocket money ai richiedent­i asilo politico. «Rubare è un atto grave — ha detto la presidente, suor Raffaella Spiezio, commentand­o il furto — ma lo è ancora di più rubare ciò che appartiene ai poveri. I ladri non hanno colpito la Caritas ma le centinaia di persone che serviamo quotidiana­mente». Un duro colpo anche per le centinaia di persone che giornalmen­te qui vanno per poter fare una doccia o avere assistenza, perché questo furto ha fatto si che tutti i servizi offerti (tranne la mensa) nelle giornate di ieri e di oggi siano stati sospesi. «È un gesto che ci addolora e ci pone molte domande — ha proseguito suor Raffaella — la cifra rubata è secondaria, siamo feriti dal gesto».

La presidente «Rubare è grave, lo è ancora di più se fatto ai poveri Il gesto ci ha feriti»

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