LIBRI ANIMATI UNA MOSTRA A CECINA
All’inizio fu un «Pinocchio» che si gonfiava come la coda di un pavone, poi tutti gli altri Celano pagine, che si fanno tridimensionali, di artisti come Nister, Kubasta, Sabuda La fondazione Geiger, dall’8 dicembre, ne espone 100 tratti dalla collezione d
Il libro primo ad aprirsi, «gonfiarsi», imitando la coda del pavone, accendendo fantasie infantili, è stato Pinocchio, negli anni Venti. Quando fu brevettato il nome «libro popup». Prima c’erano i «libri animati». Risalenti alla metà dell’Ottocento ai primi cartotecnici creativi come il tedesco Lothar Meggendorfer e Raphael Tuck: circhi, scene bucoliche, paesaggi. Non proprio libri, non ancora giocattoli, non esattamente opere d’arte. «Ma importanti opere di artigianato, fatte a mano, e di grande tecnica ingegneristica in continua evoluzione» come spiega Giulia Santi della Fondazione Culturale Hermann Geiger di Cecina. Libri tanto prestigiosi che alla Geiger hanno deciso di farne una mostra: dall’8 dicembre al 18 febbraio (ore 16-20 nelle sale di piazza Guerrazzi 32) ospiterà un centinaio dei circa tremila esemplari della collezione di Massimo Missiroli: illustrazioni, pagine animate e storie che prendono vita grazie a coloratissime figure tridimensionali saranno la materia prima della mostra Pop-up. La magia dei libri.
«Abbiamo realizzato una selezione rappresentativa di tutte le epoche in cui si è sviluppata questa arte, dalla fine 800 a oggi, a iniziare da Meggendorfer di cui esponiamo il celebre International circus che si apre fino a un metro e venti, un enorme libro tridimensionale che rappresenta una platea di persone intente a osservare degli acrobati nella piazza circo».
L’allestimento stesso è «pop up»: i cento libri tridimensionali saranno esposti in due grandi sale scenografiche, una di due metri per tre e un’altra di quattro per tre costruite come fossero loro stessi libri pop-up con la tecnica «panorama» quella «fatta di piani alternati paralleli che creano un piano prospettico di due scene, con libri volanti appesi» come spiega ancora la curatrice. Ci troviamo i grandi maestri di questa disciplina come Ernest Nister, Vojtech Kubasta e Robert Sabuda, alcuni esemplari Disney degli anni Venti che «incarnano il primo mer-
chandising della casa produttrice per promuovere i cartoni animati», poi i «carousel», le «giostre» con «scene prospettiche che ti fanno leggere la storia narrata non sfogliando ma ruotando il libro, e sono di fattura italiana». E ancora i «panascopic» che si aprono fino a 40 centimetri, e tra questi troviamo una monumentale caravella di Colombo.
Tra le curiosità l’Index Book di Andy Warhol raffigurante un castello medievale con un torneo in atto, ed esemplari degli anni Ottanta dedicati ai Beatles, a Elvis e Marilyn Monroe. È esposto anche il pop-up più venduto al mondo: Il corpo umano di David Pelham che ha venduto 3 milioni di copie, tutte fatte a mano.