«Ho Firenze nel cuore E il mio erede è Fede»
GENOVA Dalle passeggiate in via Tornabuoni alle calate verso il porto antico di Genova. Giuseppe Rossi riparte dalla Liguria, terra di ripide salite e profonde discese proprio come la sua carriera. Lo fa col sorriso di sempre, quello che mostra a chi gli chiede se ha mai pensato al ritiro. «Assolutamente no, sto bene. Perché mai avrei dovuto mollare?». Sulle spalle indosserà il 49, anno di nascita del papà Fernando che non c’è più. Il desiderio di tornare a giocare è rimasto intatto anche se servirà ancora un po’ per vederlo correre dietro al pallone. Sì perché un rallentamento burocratico, legato allo svincolo dal Celta Vigo, potrebbe prolungare i tempi del suo tesseramento. Arriverà oggi dalla Spagna il documento che chiarirà quando potrà realmente essere a disposizione. E al più tardi sarà dal prossimo 3 gennaio. Nella sua testa e nel suo cuore c’è la gara con la Fiorentina, anche se ad oggi sembra impossibile la sua presenza poiché (burocrazia a parte) la condizione migliore è da ritrovare. «Spero di esserci al Franchi, Firenze è la mia seconda casa. È lì che passerò il Natale insieme alla mia famiglia». Il segnale chiaro che il suo legame con la città non si è mai interrotto. La maglia viola l’ha indossata appena 42 volte ma nonostante questo i tifosi lo hanno riempito di messaggi. «Li voglio ringraziare, mi hanno dimostrato tanto affetto ancora una volta. Con la Juve fu straordinario, sogno di poter vivere altre emozioni così. Il nuovo Pepito? Chiesa. Ha voglia di dimostrare quanto vale e qualità per poterlo fare».