Corriere Fiorentino

«Ho Firenze nel cuore E il mio erede è Fede»

- Stefano Rossi

GENOVA Dalle passeggiat­e in via Tornabuoni alle calate verso il porto antico di Genova. Giuseppe Rossi riparte dalla Liguria, terra di ripide salite e profonde discese proprio come la sua carriera. Lo fa col sorriso di sempre, quello che mostra a chi gli chiede se ha mai pensato al ritiro. «Assolutame­nte no, sto bene. Perché mai avrei dovuto mollare?». Sulle spalle indosserà il 49, anno di nascita del papà Fernando che non c’è più. Il desiderio di tornare a giocare è rimasto intatto anche se servirà ancora un po’ per vederlo correre dietro al pallone. Sì perché un rallentame­nto burocratic­o, legato allo svincolo dal Celta Vigo, potrebbe prolungare i tempi del suo tesseramen­to. Arriverà oggi dalla Spagna il documento che chiarirà quando potrà realmente essere a disposizio­ne. E al più tardi sarà dal prossimo 3 gennaio. Nella sua testa e nel suo cuore c’è la gara con la Fiorentina, anche se ad oggi sembra impossibil­e la sua presenza poiché (burocrazia a parte) la condizione migliore è da ritrovare. «Spero di esserci al Franchi, Firenze è la mia seconda casa. È lì che passerò il Natale insieme alla mia famiglia». Il segnale chiaro che il suo legame con la città non si è mai interrotto. La maglia viola l’ha indossata appena 42 volte ma nonostante questo i tifosi lo hanno riempito di messaggi. «Li voglio ringraziar­e, mi hanno dimostrato tanto affetto ancora una volta. Con la Juve fu straordina­rio, sogno di poter vivere altre emozioni così. Il nuovo Pepito? Chiesa. Ha voglia di dimostrare quanto vale e qualità per poterlo fare».

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