Corriere Fiorentino

Missione (non) impossibil­e

Finora le sfide con le prime della classe hanno portato solo un punto, ma Pioli ci crede «La squadra di Sarri è di assoluto valore, però scenderemo in campo convinti delle nostre qualità»

- Tommaso Loreto

L’ultimo test contro una delle prime cinque della classe, il Napoli, è probabilme­nte il più arduo. Archiviato il successo convincent­e con il Sassuolo l’obiettivo è quello di provare a dare continuità soprattutt­o al pareggio di Roma, contro la Lazio. È quella, infatti, l’unica sfida nella quale sono arrivati punti al cospetto di una squadra di vertice. Mentre con Inter, Juventus e Roma ci sono state solo sconfitte.

Anche per questo Stefano Pioli coltiva ottimismo e medita di confermare l’undici titolare delle ultime sfide, lavorando anche sul profilo psicologic­o. «Le partite impossibil­i non esistono — ha detto l’allenatore a Sky — il Napoli è una squadra di assoluto valore, lo dimostrano i risultati e il modo che hanno di giocare. Noi però scenderemo in campo convinti delle nostre qualità e cercando di tenere alto il ritmo, se poi non dovesse esserci Insigne tanto meglio. In questa stagione vedo cinque squadre in vetta alla classifica che sono di un altro livello, stanno tenendo un altro passo rispetto alle altre. Il Napoli è certamente una di queste». Gli sfavori del pronostico, tuttavia, potrebbero essere i migliori alleati di una Fiorentina che non ha niente da perdere.

Pur affrontand­o la miglior difesa del campionato (10 gol subiti come Inter e Roma) e il secondo miglior attacco (35 gol come la Lazio) su almeno un paio di aspetti il gruppo di Pioli sta facendo meglio di quello di Sarri. Ed è anche su questo che l’allenatore farà leva domenica. Oltre ai chilometri percorsi (la Fiorentina è la squadra che ha corso di più in Serie A distanzian­do il Napoli di oltre 1.100 Km) si tratta dei pali colpiti (sei per i viola, cinque per i partenopei a parità dei sei pali subiti) oltre che dei calci d’angolo, graduatori­a nella quale la Fiorentina è seconda dietro all’Inter ma comunque davanti al Napoli di tre corner.

Dati che confermano una tendenza offensiva della squadra cresciuta insieme alla condizione e ai numeri degli attaccanti. Il recupero di Thereau, la crescita di Simeone e le conferme offerte da Chiesa sono le principali armi alle quali si affiderà Pioli per provare a limitare Mertens e compagni. Se poi serviranno modifiche in corsa, le ultime partite hanno già dimostrato la bontà degli inseriment­i di Babacar o del recuperato Saponara.

Per l’allenatore viola, infine, quella di domenica sarà anche una buona occasione per cercare un’impresa che alla Fiorentina manca da tempo. Contro una delle big l’ultima vittoria risale al 13 maggio scorso, quando arrivò al Franchi il 2-1 sulla Lazio sul finire di stagione, mentre per trovare un exploit lontano da Firenze serve tornare alla prima stagione di Sousa, quando nell’ultima giornata arrivò il 4-2 a Roma contro la Lazio, dopo aver trionfato anche a San Siro con l’Inter. Il bilancio del portoghese a Napoli resta però negativo viste le tre sconfitte raccolte tra campionato e Coppa Italia, con i suoi predecesso­ri capaci di fare meglio. In tempi passati, infatti, Prandelli nel suo ultimo anno (3-1 con doppietta di Gilardino e Jovetic dopo il gol iniziale di Lavezzi) e Montella nel suo secondo (1-0 con gol di Joaquin) riuscirono a tornare a casa vittoriosi.

 Il mister Dobbiamo cercare di tenere alto il ritmo, se poi non dovesse esserci Insigne tanto meglio. In questa stagione vedo cinque squadre in vetta alla classifica che sono di un altro livello

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Stefano Pioli allenatore della Fiorentina
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Maurizio Sarri, allenatore del Napoli

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