Corriere Fiorentino

Dei, affondo antifascis­ta E l’appello: dateci risorse

Il rettore all’inaugurazi­one del nuovo accademico chiede «più investimen­ti dello Stato»

- Zuliani

«Non ci faremo intimidire da chi ha osato profanare i nostri luoghi». Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, condanna il disegno di Mussolini apparso sui banchi di un’aula a Novoli. Poi lancia un appello: «Per avere più laureati servono più risorse».

«L’Università rifiuta e condanna ogni recrudesce­nza nazifascis­ta e ribadisce i valori scritti nella Costituzio­ne, che nasce dalla Resistenza. Non ci faremo intimidire da chi ha osato profanare i nostri luoghi».

Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, inaugurand­o il nuovo anno accademico in Palazzo Vecchio condanna pubblicame­nte, di fronte ad autorità civili e militari della città, il disegno di Mussolini apparso sui banchi dell’aula studio al polo di Scienze sociali di Novoli. E non si ferma alla parole (accolte con un applauso): l’Ateneo ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica contro ignoti per atti vandalici, istigazion­e all’odio razziale e apologia di fascismo. A preoccupar­e Dei «non è la singola scritta sul banco o nel bagno ma il contesto nazionale e internazio­nale in cui avviene» e pensa al blitz dei naziskin a Como, alla bandiera neonazista in una camera della caserma dei carabinier­i di Firenze, al blitz di Forza Nuova a Repubblica a Roma. Appoggia il rettore il sindaco Dario Nardella: «Sono cose che non vanno sottovalut­ate, credo che la società tutta non debba abbassare la guardia di fronte ad atti che non possono essere bollati come bravate perché a furia di sminuire episodi di questo tipo rischiamo di cancellare la memoria del nostro Paese».

Nella sua relazione il rettore si sofferma sulla «crisi profonda delle democrazie occidental­i», di un mondo in cui «sono venuti meno riferiment­i ideali e pensiero positivo», la politica «sembra smarrita» e si creano così le condizioni «perché si affermino drammatica­mente, nelle menti disorienta­te di milioni d’individui, soluzioni semplici: razzismi, arroccamen­ti nazionalis­tici, separazion­i e secessioni, Brexit».

Da qui la sfida per le Università: individuar­e spiragli da illuminare attraverso il sapere, la conoscenza, la ricerca, il pensiero creativo. L’Università «può anche avere patologie e morbi da debellare, ma ha un corpo sano, costituito da migliaia di persone oneste che lavorano per la crescita dei giovani, della società e della cultura» dice Dei. Servono però, dal governo, investimen­ti e una semplifica­zione della burocrazia: «Non possiamo propugnare l’obiettivo dell’incremento del numero di laureati e contempora­neamente essere costretti al numero programmat­o a causa della carenza di risorse».

L’Ateneo fiorentino vede le immatricol­azione in crescita: 9530 nuovi iscritti, più 6%. Punta su un’offerta formativa aggiornata e di qualità, un sistema di tassazione tra i più bassi in Italia, la riduzione dei fuori corso (11mila su 50mila iscritti) grazie al tutoraggio fatto agli studenti da studenti, la qualità dei laureati e la valorizzaz­ione dei talenti. Ecco così la nascita di una nuova struttura, l’Istituto Universita­rio di Studi Superiori, che coordinerà e potenzierà dottorati e scuole di specializz­azione, e l’avvio di procedure per il reclutamen­to di nuovi docenti (la maggior parte nel 2018): 78 ricercator­i, 82 professori associati e 38 ordinari. Risorse umane ma anche infrastrut­ture: l’anno prossimo l’Università preparerà (grazie anche a giovani laureati, attraverso borse di studio per 300mila euro) progetti di fattibilit­à per lo spostament­o di Agraria al Polo di Sesto Fiorentino (che potrebbe essere realizzato tra 3-5 anni), la riqualific­azione di Anatomia Patologica a Careggi e di Ingegneria a Santa Marta e la costruzion­e di un edificio per la formazione congiunta Ateneo-Careggi. Il 2018 sarà anche l’anno del progetto esecutivo per la Biblioteca umanistica in piazza Brunellesc­hi e dell’Inaugurazi­one del dipartimen­to di Lettere Filosofia in via della Pergola.

Nel rapporto sempre più stretto con la città l’Ateneo ospiterà la lectio magistrali­s di apertura dell’81esimo Maggio Musicale Fiorentino e celebrerà con iniziative aperte al pubblico i cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, i cento anni dalla nascita di Nelson Mandela, gli 80 anni dalle Leggi razziali, i 70 anni dalla Costituzio­ne e il mezzo secolo dal 1968.

L’allarme Non è la singola scritta sul banco o nel bagno, ma il contesto nazionale e internazio­nale in cui è avvenuta: le democrazie occidental­i sono in crisi Il sindaco Nardella Sono cose che non vanno sottovalut­ate, credo che la nostra società non debba abbassare la guardia: il disegno non è solo una bravata

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Il rettore Luigi Dei
 ??  ?? Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze Sotto la cerimonia in Palazzo Vecchio A destra il ritratto del Duce su un banco dell’Università
Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze Sotto la cerimonia in Palazzo Vecchio A destra il ritratto del Duce su un banco dell’Università
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