Mussari Il cavaliere tornato in Calabria per fare l’avvocato
Da qualche settimana è tornato nella sua Catanzaro per esercitare la professione di avvocato, dopo aver vissuto «blindato» per 4 anni a Villa Agostoli, vicino Siena. Travolto dallo scandalo nel gennaio 2013, l’ex presidente del Monte dei Paschi Giuseppe Mussari, ha scelto da allora la linea del silenzio che ancora oggi mantiene. Nato a Catanzaro il 20 luglio 1962 e senese d’adozione, è stato il più giovane presidente della Fondazione Monte Paschi a 39 anni, poi presidente della banca senese a 44, e presidente dell’Associazione bancaria italiana a 48. Arrivato a Siena negli anni Ottanta, ha scalato rapidamente la graduatoria del potere. Zaino in spalla, vecchio Nokia con l’icona di Che Guevara sul display e il ciondolo del canarino Titti appeso, ha sempre avuto un profondo amore per i cavalli; cavaliere provetto, con il suo «Già del Menhir» l’Istrice vinse il Palio nel 2008. Il grande salto nel 2006 con il passaggio alla presidenza della banca: nel 2007 l’acquisto di Antonveneta e nel 2010 la presidenza dell’Abi, incarico confermato nell’estate del 2012, dopo che nell’aprile precedente era stato sostituito alla presidenza del Monte da Alessandro Profumo. L’immagine della sua «caduta» resta quella del 15 febbraio 2013, quando all’arrivo in tribunale a Siena per essere sentito dai magistrati, venne accolto con un lancio di monetine da un gruppo di senesi che gli gridarono «ladro!».