Bandiera nazi in caserma Il pm apre un fascicolo
La Procura ha aperto un fascicolo sulla bandiera del Secondo Reich appesa da un militare in una camera della caserma Baldissera, sede del Sesto battaglione dei carabinieri. Al momento il fascicolo è senza ipotesi di reato e senza indagati. Serviranno degli accertamenti per capire se effettivamente si possa configurare un reato nell’appendere una bandiera nella stanza di un militare. A diffondere le immagini sul web sabato scorso era stato ilsitodifirenze.it. Da una finestra semiaperta si vedeva la bandiera della Marina militare della Germania Imperiale, insieme a una sciarpa della Roma e a un poster con il volto di Salvini, pubblicità di un videogioco che il militare ha spiegato di aver acquistato a Lucca Comics. Lunedì il comandante del sesto battaglione aveva portato in Procura una nota per spiegare quanto accaduto e finito poi con grande risonanza su tutti i siti internet e su tutti i quotidiani nazionali. La stanza finita nell’occhio del ciclone era occupata da un militare di 24 anni, tifoso della Roma, studente di Storia e con una passione per gli oggetti militari. «Non è una bandiera nazista» è stata la difesa del carabiniere. Anche la procura militare aveva avviato un’indagine ma, come spiegato dal procuratore Marco De Paolis, «non c’è nulla che faccia pensare alla violazione di una norma penale militare».