Caso Mens Sana, l’appello conferma: scudetti revocati
Dopo il Tribunale Federale, anche la Corte di appello della Federazione italiana pallacanestro ha rigettato il reclamo della Mens Sana: i due scudetti, le due coppe Italia e la Supercoppa vinte tra il 2012 e il 2013 dunque sono stati revocati. Respinti anche i ricorsi dell’ex presidente Ferdinando Minucci (radiato), degli ex dirigenti Olga Finetti e Cesare Lazzeroni (inibiti per 3 anni) e della Mens Sana stessa: il club infatti sperava che la Corte scindesse i reati fiscali contestati nell’inchiesta denominata «Time Out» dai titoli conquistati sul campo. Secondo le sentenze però i dirigenti senesi costruirono un sistema di fatturazioni per evadere le tasse e pagare i giocatori in nero. Il Collegio di Garanzia del Coni, nell’aprile scorso e a causa di un vizio procedurale, aveva annullato le sentenze precedenti. Ora però Siena si vede di nuovo togliere i suoi trofei: «Coerenza nell’incoerenza — ha commentato il presidente della Mens Sana Antonio Saccone — Il tribunale della Fip aveva già dato vita ad una sentenza assurda il 25 ottobre non tenendo conto di quanto ribadito dal Coni: era quindi difficile che la Corte d’appello rivoltasse la sentenza di primo grado». La società senese (ora in serie A2 dopo il fallimento del 2014) promette battaglia: «Ci appelleremo al collegio di garanzia dello sport — aggiunge Saccone — per difendere i diritti di una città intera e del suo patrimonio sportivo. I titoli sono stati conquistati regolarmente sul campo e non c’è legame con i reati tributari e fiscali».