Corriere Fiorentino

E il sindaco Lorenzini ora va con Grasso (pensando a Fidel)

- Giacomo Salvini

E adesso Rignano diventerà una roccaforte dell’antirenzis­mo. Sembra una barzellett­a, visto che proprio questo paesino di ottomila abitanti ha dato i natali a Matteo Renzi e dove tutt’oggi abitano il padre Tiziano e la madre Laura. Ieri, infatti, si è concretizz­ata l’adesione del sindaco Daniele Lorenzini e di tutta la giunta al alla formazione di sinistra «Liberi e Uguali». A muovere le fila dell’operazione è stata una cugina alla lontana di Renzi e oggi deputata di Mdp-Articolo 1, Elisa Simoni. Già lunedì scorso il primo cittadino di Rignano — rieletto per un secondo mandato lo scorso giugno con una lista civica contro il Pd — aveva accolto così la nuova leadership di Grasso: «È una persona di cui ho grande stima — ha scritto su Facebook da Cuba, dove si trova in ferie — il caso ha voluto che io stesso abbia condiviso, probabilme­nte con le stesse sofferenze personali, alcune delle sue ultime scelte politiche. Un impegno civico da parte sua in cui riconosco lo stesso impegno civico che è alla base del mio impegno per la nostra comunità». Ieri intanto è nato anche il Comitato «Liberi e Uguali Valdarno» che può già contare su circa 100 adesioni e tre coordinato­ri, uno per ogni comune della zona (Figline e Incisa, Rignano e Reggello).La rottura tra il sindaco Lorenzini e i Renzi risale a primavera, quando il primo cittadino aveva dichiarato di non volersi ricandidar­e sotto la bandiera del Pd per poi uscire dal partito. Il motivo? Ufficialme­nte per la linea politica nazionale dei dem, ma in realtà a causa dello scandalo Consip che ha coinvolto anche Renzi senior, indagato dalla Procura di Roma per concorso in traffico di influenze.

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Il sindaco Lorenzini a Cuba, in una delle foto pubblicate su Facebook con la falce e il martello su un sidecar

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