E il sindaco Lorenzini ora va con Grasso (pensando a Fidel)
E adesso Rignano diventerà una roccaforte dell’antirenzismo. Sembra una barzelletta, visto che proprio questo paesino di ottomila abitanti ha dato i natali a Matteo Renzi e dove tutt’oggi abitano il padre Tiziano e la madre Laura. Ieri, infatti, si è concretizzata l’adesione del sindaco Daniele Lorenzini e di tutta la giunta al alla formazione di sinistra «Liberi e Uguali». A muovere le fila dell’operazione è stata una cugina alla lontana di Renzi e oggi deputata di Mdp-Articolo 1, Elisa Simoni. Già lunedì scorso il primo cittadino di Rignano — rieletto per un secondo mandato lo scorso giugno con una lista civica contro il Pd — aveva accolto così la nuova leadership di Grasso: «È una persona di cui ho grande stima — ha scritto su Facebook da Cuba, dove si trova in ferie — il caso ha voluto che io stesso abbia condiviso, probabilmente con le stesse sofferenze personali, alcune delle sue ultime scelte politiche. Un impegno civico da parte sua in cui riconosco lo stesso impegno civico che è alla base del mio impegno per la nostra comunità». Ieri intanto è nato anche il Comitato «Liberi e Uguali Valdarno» che può già contare su circa 100 adesioni e tre coordinatori, uno per ogni comune della zona (Figline e Incisa, Rignano e Reggello).La rottura tra il sindaco Lorenzini e i Renzi risale a primavera, quando il primo cittadino aveva dichiarato di non volersi ricandidare sotto la bandiera del Pd per poi uscire dal partito. Il motivo? Ufficialmente per la linea politica nazionale dei dem, ma in realtà a causa dello scandalo Consip che ha coinvolto anche Renzi senior, indagato dalla Procura di Roma per concorso in traffico di influenze.