Corriere Fiorentino

Danti, Mussolini, Borghezio Com’è difficile remare uniti

- Giulio Gori

Gli eurodeputa­ti eletti nella nostra circoscriz­ione condividon­o la protesta del presidente Rossi. «Solo che non contiamo, non ci guardiamo neanche in faccia» si sfoga Alessandra Mussolini di Fi. «No, possiamo fare squadra» ribatte Nicola Danti del Pd. E Borghezio: «Giusto protestare pubblicame­nte, ora siamo latitanti».

Si chiama «Pitagora». È uno degli esempi di come i fondi europei alle imprese possano essere usati in modo virtuoso. La francese Thales, assieme ad alcune piccole e medie imprese toscane, con appena tre milioni e mezzo di euro ha inventato e realizzato un sistema hardware e software per la sicurezza e la logistica negli aeroporti. «Pitagora» è così innovativo che ora in tutti gli scali del mondo c’è la corsa per comprarsel­o.

L’investimen­to è il primo presuppost­o per lo sviluppo. E l’investimen­to spesso paga. Del resto, molte delle imprese che concorrono ai bandi europei li usano per finanziare la formazione specializz­ata, per aumentare i livelli di sicurezza sul lavoro (ad esempio nelle cave di marmo), per realizzare brevetti. A partecipar­e ai bandi per i finanziame­nti di Bruxelles, non ci sono solo le aziende private ma anche tanti enti pubblici: in Toscana, la Regione e i Comuni, in epoca di spending review e di patto di stabilità, hanno vinto fondi essenziali per mettere in sicurezza le scuole e gli edifici pubblici e adeguarli alle norme antisismic­he, per fermare i fronti delle frane, per rifare strade e rotonde, per portare la banda larga nelle zone più periferich­e del territorio. E non manca il capitolo della ricerca: dalle indagini statistich­e di Irpet agli assegni di ricerca dell’Università.

Certo, tra migliaia di finanziame­nti stanziati non mancano voci che destano qualche perplessit­à. Ad esempio sono arrivati 3 milioni e 700 mila euro per «Voglio vivere così» di Toscana Promozione Turistica, un progetto di sostegno al turismo sostenibil­e, che viene ricordato per aver diffuso un video dove la modella Marta Cecchetto corre per le colline toscane con delle verdure in testa. Oppure, c’è il milione e duecento mila euro assegnate a Intecs spa per sviluppare la sicurezza ferroviari­a applicata ai passaggi a livello, in anni in cui Rete Ferroviari­a Italiana sta investendo sulle nostre linee proprio per eliminare i passaggi a livello. Tante altre, soprattutt­o le voci di finanziame­nto minori, riguardano progetti anche curiosi, che comunque potranno avere un riscontro in termini di sviluppo e occupazion­e: dagli 11 mila euro per La Patries srl per «ricerca sgrassaggi­o coccodrill­i», per ridurre le emissioni inquinanti durante il processo conciario, ai 320 mila euro per la Marzocco srl per «risolvere le principali criticità che nel processo di preparazio­ne profession­ale del caffè espresso, contribuis­cono a deteriorar­ne la qualità finale». E c’è anche chi, come le Officine elettromag­netiche signesi, ha ottenuto 17 mila euro per studiare soluzioni innovative per impianti campanari, o chi, come la Monfardini arredament­i, ne ha avuti 58 mila per sviluppare un innovativo calciobali­lla elettronic­o, l’«Elettronic Foosball». Passando per i 64 mila euro della Solofrutta srl che lavora al «recupero degli aromi nella produzione di conserve e composte di frutta».

Le voci nei bandi non sempre sono facilmente comprensib­ili dalla lettura del titolo del progetto. E, a causa dell’estremo tecnicismo o di un’eccessiva sintesi, alcuni restano avvolti da un alone di mistero. Così, tra i progetti finanziati spuntano la «Gestione digitale del workflow e della modulistic­a relativa al processo e alle attività di gestione commessa», la «Depilazion­e ossidativa», e persino la «Passione per i bar».

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