In mille coi fiori antifascisti «Non sottovalutare i rischi»
Anche la sinistra ai presidi Pd. Nardella: non sottovalutare i rischi. Rossi attacca M5S e centrodestra
Fiori bianchi portati in alto e «Bella ciao» cantata dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal governatore toscano Enrico Rossi, assieme alla piazza. Si è chiusa così la manifestazione fiorentina «E questo è il fiore», in piazza Santa Maria Novella, una delle undici promosse ieri dal Pd in Toscana contro il neofascismo, e che ha visto a pochi metri dai tanti turisti circa 150 persone tra esponenti politici, delle istituzioni, amministratori, cittadini. E da Firenze è arrivata la richiesta di «applicare rapidamente le leggi contro apologia di fascismo e razzismo che già ci sono».
La giornata di mobilitazione, decisa dai Democratici dopo l’irruzione naziskin a Como in una riunione di associazioni impegnate nell’accoglienza migranti, ha visto flash mob — tra gli altri — anche a Prato, Pisa, Livorno, Piombino, Civitella in Val di Chiana , luogo di una delle tante stragi nazifasciste compiute in Toscana, con qualche bandiera Pd ed esponenti di Mdp ed altri pezzi della sinistra, partigiani ed ex deportati fianco a fianco, mentre alcuni sindaci, come ad Empoli, hanno partecipato indossando la fascia tricolore. Circa mille i partecipanti in tutta la Toscana, secondo il Pd. «Contro ogni fascismo ed ogni intolleranza» è stato lo slogan scelto, mentre i fiori, quasi tutti bianchi, sono stati scelti come richiamo al «fiore del partigiano» evocato nella celebre canzone che riunisce tutte le anime della Resistenza. Nel capoluogo di regione sono scesi in piazza anche assessori di Palazzo Vecchio, consiglieri comunali, metropolitani e regionali, la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, parlamentari (Tea Albini, Mdp; David Ermini, Pd, insieme al compagno di partito Nicola Danti, europarlamentare), Moreno Cipriani, classe ‘28, partigiano gappista poi finito a Mauthausen, ed esponente dell’Aned, l’associazione degli ex deportati. Assenti gli esponenti del centrodestra e dei M5s. «Avrei preferito che ci fossero anche la destra costituzionale con noi oggi e il movimento di Grillo — sottolinea Enrico Rossi — perché chi si richiama al fascismo è contro la Costituzione, la sua stessa essenza. Bisogna reprimere l’apologia del fascismo, l’organizzazione di partiti neofascisti. Occorre intervenire in maniera puntuale sui singoli episodi, più che aprire iniziative di scioglimento di questa o quell’altra forza, facendo valere la legge Scelba e la legge Mancino». E il sindaco Nardella: «Non possiamo difendere la Costituzione solo a parole: è importante che accanto alle istituzioni democratiche anche la magistratura prenda sul serio i ripetuti episodi di violazione delle leggi dello stato a tutela della memoria, della libertà, della democrazia». Per Rosa Maria Di Giorgi «è importante che oggi in piazza ci siano anche insegnanti: è dalla scuola che va mantenuta viva la memoria, che oggi molti giovani non hanno, sottovalutando così questi fenomeni. Mentre alcuni capi politici lo minimizzano per altri motivi e si dovrebbero vergognare». «È stata una bella giornata di mobilitazione che ha visto tante donne e tanti uomini in piazza, al fianco del Pd — dicono Dario Parrini e Antonio Mazzeo, segretario e vicesegretario Pd Toscana — È questa la migliore risposta alla preoccupante escalation di violenza neofascista che sta prendendo campo in tutta Italia».