Corriere Fiorentino

«Snob, orgogliosi, raffinati: i fiorentini ci somigliano»

Clet, artista della street art, è nato in Bretagna ma vive qui: vivere la bellezza aiuta a essere felici

- Stefano Rossi

 Firenze e la Francia sono simboli dell’Umanesimo. Mi auguro che Veretout e gli altri si proiettino nella città come ho fatto io

Nel mappamondo viola la puntina più grande è quella fissata sulla Francia. Laurini, Veretout, Eysseric e Thereau costituisc­ono una felice colonia transalpin­a a Firenze. «Vivere e annusare la bellezza aiuta ad essere più felici. È una componente fondamenta­le per essere positivi, per vivere in armonia».

Parola di Clet, artista che da dieci anni è stato adottato da Firenze. È qui che ha iniziato a trasformar­e cartelli stradali in opere d’arte con modifiche simpatiche e talvolta irriverent­i. E così l’obbligo di svolta è diventato una lisca di pesce e un divieto di accesso un peso in mano ad un uomo. «Non ho ancora pensato di celebrare i francesi di Firenze con opere d’arte ma è sicurament­e un aspetto su cui riflettere. Devo ammettere, intanto, che in città i miei connaziona­li si trovano sempre bene».

Un caso? Probabilme­nte no, ci sono delle affinità fra questi due mondi che riducono la distanza. Quasi la annullano. «Fiorentini e francesi si sentono i migliori, osservano l’esterno con diffidenza e un pizzico di presunzion­e. Ciò che conta però è non diventare schiavi delle proprie certezze». Del resto anche la storia ha unito in maniera invisibile Firenze e la Francia. «Sono due simboli dell’Umanesimo, un movimento fondamenta­le per l’evoluzione della civiltà. È evidente, siamo uniti da tanto tempo. E mi auguro che Veretout e gli altri possano proiettars­i in questa città, proprio come sto facendo io da tanto tempo». La Fiorentina l’hanno voluta tutti, da Laurini che ha rifiutato la Sampdoria a Thereau che da anni sognava di fare del Franchi il suo stadio. Grinta e forza di volontà, quella che proprio Veretout mette in campo in ogni singolo minuto di gara. «Venendo a Firenze hanno effettuato un passo in avanti nella propria carriera. Hanno dimostrato caratteris­tiche giuste per la Fiorentina che, pur non essendo una grande del calcio italiano, fa di tutto per stare a ridosso delle prime della classe». Pur non essendo appassiona­tissimo di calcio, presto Clet sarà allo stadio: «Sono andato al Franchi per vedere una partita contro il Livorno tanti anni fa, non escludo che potrei tornarci». Magari potrebbe essere l’occasione giusta per conoscere Pioli. L’allenatore viola apprezza l’arte e ha scelto di comunicare col gruppo anche tramite cartelli motivazion­ali affissi nella palestra. «È una tecnica che mi piace e che sento mia. È un tipo di tecnica comunicati­va visuale, universale e sintetica molto efficace». E in effetti, almeno coi francesi viola, sembra aver funzionato alla perfezione.

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 ??  ?? Clet Abraham è un artista francese che vive a Firenze, noto per la street art A destra, una sua opera su un cartello stradale
Clet Abraham è un artista francese che vive a Firenze, noto per la street art A destra, una sua opera su un cartello stradale

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