«Noi, intrappolati»
Un anno e mezzo di cantieri, i commercianti: «Perso il 60% dei clienti, inutili anche i nostri cartelli»
I negozianti tra i cantieri di viale Belfiore: «Allo stremo, non ci resta che chiudere»
Da un lato la costruzione della tramvia, che va ormai avanti da un anno e mezzo. Dall’altro un ulteriore cantiere, aperto l’11 dicembre da Toscana Energia in seguito ad una fuga di gas. E nel mezzo lei, Lucia Romano, da dieci anni titolare di un’edicola sempre più stritolata nella morsa dei lavori in corso.
Siamo in viale Belfiore, poco dopo l’incrocio con viale Redi. Qui — accanto alla «voragine» dove sorgerà nel 2019 il nuovo Student Hotel (ennesimo cantiere)— la signora Romano combatte ogni giorno per la «sopravvivenza». «Non sono mai arrivata al punto di dover chiudere — racconta lei — ma con i cantieri della tramvia a togliermi visibilità ho perso almeno il 60% di incassi». Sulle barriere che delimitano i lavori, fa capolino un cartello, «Edicola aperta», con tanto di freccia rossa ad indicare il chiosco: «Ma per quello che serve — aggiunge l’edicolante — potrei anche toglierlo». I problemi vengono a galla nel giugno del 2016, quando corealtà minciano i lavori nella zona: «Prima si riusciva a campare, ora siamo ridotti al lumicino. Un’edicola vive di passaggio: con i cantieri a coprire il chiosco è dura. Fortunatamente non ho dipendenti: solo il mio compagno mi dà una mano. Aiuti del Comune? Poca roba, uno sconto sulla nettezza: è stato fatto a tutti gli esercenti coinvolti». Siamo però arrivati quasi alla fine del tunnel: «Entro febbraio la conclusione dei lavori? Io mi auguro anche per fine dicembre, ma finché non vedo non credo». Nel frattempo, beffa finale, si sono aggiunti altri scavi sulla rete del gas, che hanno sottratto ancora spazio all’edicola: «Ci hanno levato l’ultimo passaggio pedonale a disposizione. Io stessa, se passassi di qui, non mi fermerei a prendere il giornale col rischio di finire in mezzo alla strada».
Ma l’edicola non è l’unica ad essere danneggiata nel viale. «Le transenne davanti al bar ci hanno tolto i parcheggi per i clienti — spiega Debra Bonaiuti, titolare di «D&D Coffee» — Per fortuna le hanno piazzate solo negli ultimi tre mesi». Buona sorte non condivisa da Giancarlo Grilli, titolare della copisteria «Copyland»: «Da un anno e mezzo siamo intrappolati. Ho perso il 30% degli incassi e intanto non vedo mai personale al lavoro: in Europa vanno avanti la notte, qui non si riesce ad avere una squadra di venti operai per fare dei turni. Il Comune? Nardella è venuto pure a parlarmi. La mia contestazione però non è alla tramvia in sé, ma ai tempi per i lavori».
Un rammarico condiviso da Anna Maria Tornielli dello storico negozio d’arredamento «Le Galerie», aperto dal 1967: «Quest’anno non mettiamo nemmeno gli addobbi natalizi. Clienti e rappresentanti non sanno più dove parcheggiare per venire da noi».