Il viaggio di Amanda (una questione di donne)
Si ispira al Dolceforte, piatto rinascimentale dove i sapori si integrano in perfetto equilibrio, la nuova stagione del Teatro delle Donne al Teatro Manzoni di Calenzano. «Il titolo nasce dalla mia passione per la cucina — racconta la direttrice artistica Maria Cristina Ghelli — Dolceforte è un piatto che unisce sapori diversi. Si affronteranno vari temi con una visione femminile sul teatro. Il 21 dicembre porteremo in scena uno spettacolo su Barbara Nativi per ripercorrerne i testi e farla conoscere al pubblico giovane. Presenteremo poi Piede in paradiso di Virginie Thirion con Monica Bauco, Marcella Ermini e Vania Rotondi. Tratteranno con ironia il tema della povertà, attraverso un testo che racconterà la vita di tre donne che combattono per la sopravvivenza. Seguiranno spettacoli dedicati a figure importanti come Margherita Hack o Tiziano Terzani. Mentre il 14 aprile andrà in scena Amy, con Daniela Morozzi. Parla della storia di un naufragio, tema oggi attualissimo». È una delle nuove produzioni del Teatro delle Donne ispirate a testi letterari, insieme ai Monologhi dell’atomica in scena il 23 marzo. Il via, però, stasera (ore 21) con Vivo in una giungla, dormo sulle spine di Laura Sicignano, testo sull’immigrazione, con Amanda Sandrelli nei panni di un avvocato. Il Teatro, riconosciuto come residenza d’artista, promuove anche il progetto di formazione «I Calenziani», ideato da Matteo Balduzzi e Stefano Laffi. È stata ricostruita la realtà del luogo attraverso interviste e foto estrapolate dai cellulari, che restituiscono lo sguardo delle persone sulla città. «C’è la capacità di integrare differenti linee d’azione — continua Andrea Nanni, direttore delle attività formative — lavoriamo per rendere più fertile il nostro territorio»