Il Mus.e collaborerà con la Fondazione Zeffirelli
L’associazione di Palazzo Vecchio negli spazi vuoti dell’ex tribunale con la Gensini
Sarà il Mus.e il secondo «inquilino» di San Firenze. Dopo l’assegnazione alla Fondazione Zeffirelli dei primi due piani del complesso, l’inaugurazione a fine estate del museo e ora con l’anno nuovo anche delle attività didattiche, l’ex tribunale fiorentino era ancora in attesa di sapere a chi sarebbero state assegnate le restanti parti dell’edificio. Si rincorrevano voci di università asiatiche, scuole di moda e design, spazi espositivi. Ma il bando per l’assegnazione è ancora in attesa.
Nel frattempo il sindaco Dario Nardella ha deciso, di concerto con il cambio di guida del Museo Novecento dove dovrebbe andare Sergio Risaliti, di puntare sul Mus.e, l’associazione che gestisce i servizi ai musei comunali, e in particolare su Valentina Gensini, fino a oggi a capo del Museo Novecento: «Voglio fare delle Murate un polo del contemporaneo a Firenze e ho chiesto a Valentina Gensini di occuparsene — ha detto Nardella — A lei anche il compito di collaborare con la Fondazione Zeffirelli per i progetti legati all’arte contemporanea».
Collaborazione dunque. Non solo la necessità di occupare — «temporaneamente, in attesa di capire a chi affidare la titolarità dello spazio» precisa la vicesindaco Cristina Giachi — il secondo piano del complesso. Infatti Palazzo Vecchio ha chiamato la famiglia Zeffirelli nei giorni scorsi chiedendo loro di aprirsi ad attività comuni con l’associazione Mus.e. Da parte della fondazione che fa capo al maestro e regista lirico c’è stata piena disponibilità. Ma solo a gennaio sapremo — devono ancora partire i colloqui preliminari — cosa di preciso le due realtà culturali realizzeranno insieme. L’investitura (ancora non formale) è avvenuta ieri negli spazi de Le Murate.
Progetti Arte Contemporanea in occasione della presentazione del catalogo della mostra Di queste luci si servirà la notte di Adrian Paci, l’artista albanese che ha usufruito della residenza artistica negli spazi delle Murate gestite da Mus.e. «Residenze che ora raddoppieremo nel numero e diventeranno continuative» precisa l’ormai ex curatrice del Novecento ora prestata a tempo pieno a potenziare le attività delle Murate. «Il nuovo obiettivo è trasformare le Murate in un importante distretto culturale, con sempre più spazi dedicati al contemporaneo — spiega Gensini — Un luogo aperto a tutti, votato a produzioni di taglio interdisciplinare e a residenze d’artista che proiettino Firenze in un network internazionale». Gensini lascia il Novecento con una «buona eredità» quella di un «aumento del 40 per cento dei biglietti staccati quest’anno» dopo una partenza, nei primi due anni, con numeri non incoraggianti.