Corriere Fiorentino

La Fiorentina di Coppa è spelacchia­ta

All’Olimpico la Lazio vince 1-0 e va in semifinale. La squadra di Pioli si sveglia tardi

- Leonardo Bardazzi

Appuntamen­ti Svanisce il primo obiettivo stagionale per andare in Europa Sabato a mezzogiorn­o al Franchi arriva il Milan di Gattuso

Il primo obiettivo se n’è già andato. Se Baba Natale aveva aiutato a godersi il cenone, Santo Stefano ha lasciato carbone sotto l’albero viola. Battuta dal gol di Lulic e da una Lazio più forte, la Fiorentina esce dalla coppa Italia e resta soltanto con un obiettivo da rincorrere: non è una bella sensazione per chi (club ma anche tifoseria) era abituato a lottare su tre fronti almeno fino a primavera, ma tant’è. Pioli ne non altro potrà ridurre al minimo il poco amato turnover e affidarsi ai fedelissim­i. Ma già sabato contro il Milan dovrà lanciare un segnale chiaro in ottica qualificaz­ione europea.

Complici le feste piene di impegni, il mister viola stavolta sceglie un massiccio turnover: rispetto a Cagliari ci sono 5 giocatori nuovi tra cui Babacar e Saponara, l’eterna promessa in attesa di ritrovare finalmente un briciolo di condizione fisica. Le scelte però non pagano, anche perché la Lazio vuole rifarsi dopo la beffa del Var in campionato e in più ha Milinkovic-Savic. Il gioiello serbo che due anni fa era al Franchi per firmare con la Fiorentina e che sul più bello ci ripensò. Proprio lui diventa l’uomo che scatena i continui contropied­e laziali, spesso resi deliziosi e pericolosi­ssimi dai tocchi felpati di Felipe Anderson. Già al 5’ allora la Fiorentina è sotto, perché il pressing di Leiva e compagnia strappa il pallone dai piedi di Benassi e lancia il solito Milinkovic. Che corre, alza la testa e serve sulla corsa Lulic (Gaspar nell’occasione è in netto ritardo) per il diagonale dell’1-0.

Fatto il gol, la Lazio si limita a contenere e il tema della partita diventa fin troppo chiaro: la Fiorentina, come a Cagliari, prova a prendere in mano la partita e il possesso palla, la squadra di Inzaghi invece apdi pena può riparte a tutta velocità verso Dragowski. Il guaio, per i viola, è che stavolta il palleggio risulta incerto e troppo spesso impreciso, mentre Saponara delude e gira a vuoto senza incidere. Troppo lento infatti l’ex empolese per far male a una squadra solida come quella biancocele­ste. Troppo pochi, evidenteme­nte, i 275 minuti giocati finora in stagione. La sostituzio­ne a fine primo tempo è sembrata una bocciatura: anche per Pioli attenderlo sta diventando un lusso.

Tornando alla partita, a ogni errore viola le furie laziali si involano verso la porta: servono così un salvataggi­o sulla linea Gaspar (su Caicedo) e una gran parata di Dragowski (su Lulic) per evitare il peggio. Nella Lazio intanto si fa male Caicedo e Inzaghi decide di rischiare Immobile (influenzat­o), osannato dai pochi tifosi presenti all’Olimpico e subito lucido proprio nell’occasione del 2-0 fallita da Lulic. Nella ripresa come detto fuori Saponara (ma anche Benassi) e dentro subito Eysseric e Simeone. Lo schema diventa così 34-1-2, con Eysseric fantasista e due punte vere là davanti. Il primo (e unico) tiro della serata viola arriva dopo altri venti minuti di gioco, col solito Chiesa, che di interno destro chiama Strakosha a un grande intervento. Troppo poco per pareggiare e restare aggrappati alla coppa. In semifinale va la Lazio, la Fiorentina invece rimanda di un ulteriore anno il sogno di vincere il primo trofeo dell’era Della Valle.

 ??  ?? Benassi dopo il gol della Lazio al 6’ del primo tempo
Benassi dopo il gol della Lazio al 6’ del primo tempo
 ??  ?? Saponara e Benassi dopo il gol di Lulic che ha consegnato la vittoria e il passaggio del turno di Coppia Italia alla Lazio
Saponara e Benassi dopo il gol di Lulic che ha consegnato la vittoria e il passaggio del turno di Coppia Italia alla Lazio

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