Corriere Fiorentino

La statua nuova e quella che c’è già in onore di Maria Luisa de’ Medici

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Egregio direttore, leggo sul Corriere Fiorentino dello scorso 10 dicembre un articolo dal titolo «Giani: un grande nome per la statua dell’Elettrice». Le faccio presente che fu bandito un concorso, tra gli anni ‘50 e gli anni ‘60, per la realizzazi­one di una statua per ricordare la figura di Anna Maria Luisa de’ Medici ed il concorso fu vinto dallo scultore fiorentino Raffaello Salimbeni che realizzò l’opera. Dopo un contenzios­o con il Comune di Firenze, che si rifiutava di pagare all’artista il manufatto (un contenzios­o che fu, dopo non pochi anni, bonariamen­te risolto), e dopo l’acquisizio­ne dell’opera venne fuori il problema di dove collocare la statua che era di grosse dimensioni; in un primo tempo, se non vado errato, fu sistemata nel cortile di Palazzo Pitti e successiva­mente trasferita nel retro delle Cappelle Medicee. Sarebbe opportuno, a mio avviso, verificare ove oggi si trovi prima di indire un nuovo concorso anche in consideraz­ione delle poche finanze di molti enti pubblici; pare che potrebbe essere collocata all’uscita degli Uffizi (se verrà realizzato il contestato progetto Isozaki o altro progetto). L’artista è morto da diversi anni e così la moglie e quindi sono impossibil­itati a replicare a quell’articolo e all’iniziativa appoggiata dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. Scusi se ho sollevato la questione ma ebbi un ruolo, molti anni orsono, per la soluzione del contenzios­o tra Salimbeni e il Comune di Firenze. Giampiero Grassellin­i

Attualment­e la statua di Anna Maria Luisa de’ Medici scolpita da Raffaello Salimbeni è nella cripta della basilica di San Lorenzo, a pochi metri dalla sua tomba. Un luogo di grande valore storico e religioso, ma nascosto ai più. Quando nel 1743 l’ultima discendent­e dei Medici, senza figli come il fratello Giangaston­e, dovette lasciare il granducato di Toscana ai Lorena, volle assicurare per sempre a Firenze la fruizione di tutto il patrimonio mediceo (dalle ville alle collezioni d’arte). Ed è proprio grazie a quella mossa che i nostri capolavori sono rimasti in città. Un merito che andrebbe pienamente riconosciu­to facendo riemergere con forza la figura di Anna Maria Luisa nella memoria di tutti i fiorentini. Nasce da qui l’idea (appoggiata autorevolm­ente dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani) di dedicare ad Anna Maria Luisa una nuova statua nel cuore della città, magari accanto o nel cuore degli Uffizi, com’era intenzione di Cristina Acidini, quando con lei alla guida della Galleria si pensava di collocare quattro statue di donne sotto la Loggia di Isozaki, che però non è mai stata realizzata.

Riaprire il caso della collocazio­ne della statua di Salimbeni sarebbe solo un ritorno alle polemiche del passato; un ritorno poco rispettoso sia per Anna Maria Luisa che per lo stesso Salimbeni. Anche le statue hanno un loro tempo. (p.e.)

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