Alla cultura 40 milioni «Ma non più a pioggia»
Palazzo Vecchio investe 40 milioni e altri 19 per i restauri. «Premiamo chi coinvolge di più»
Palazzo Vecchio investe 40 milioni sulle attività culturali, quasi quanto welfare e istruzione. Altri 19 per le opere strutturali e il finanziamento all’Estate sale a 1 milione.
L’adeguamento sismico di tutti i grandi complessi monumentali fiorentini «è il grande tema del 2018 sul fronte degli interventi di consolidamento». Iniziando proprio da Palazzo Vecchio. Poi l’ampliamento del museo di Santa Maria Novella: «5 milioni di investimento solo per quello». E ancora il primo piano della nuova biblioteca Pietro Thouar e il quarto e ultimo lotto delle Oblate, il giardino con il nuovo bar del piano terra. Due milioni per i lavori di conservazione delle cinta murarie: dal Torrino di Santa Rosa a piazza di Verzaia, viale Petrarca, le mura lungo il giardino Torrigiani, porta Romana, e poi fino al Forte Belvedere, porta San Giorgio e giù fino alla Torre San Niccolò. Si parla del «restauro di tutto il paramento lapideo, stuccature, coperture di porte e torri, alcune anche da rendere agibili» come spiegano dagli uffici delle Belle Arti e dalla segreteria della cultura del Comune.
È con queste idee in programma che Palazzo Vecchio ha reso noto il bilancio preventivo per l’anno appena iniziato sul fronte della cultura: 19 milioni di investimenti strutturali di cui 8-9 per il comparto Belle Arti. Altri 40 per la spesa corrente, «l’attività culturale, al di là di ciò che è strutturale» specifica Tommaso Sacchi, capo segreteria dell’ufficio cultura e curatore dell’Estate Fiorentina. Una spesa «in costante crescita» che cade nel momento in cui andranno rinegoziate tutte le convenzioni con le associazioni culturali per il nuovo triennio 2018-2021. «Per capirsi, la spesa per il welfare è di 50 milioni, quella dell’istruzione 60. Stiamo avvicinando anche la cultura a questi standard», aggiunge.
La spinta a investire viene soprattutto dai risultati degli ultimi anni sul versante dell’arte contemporanea: «Il prestigioso magazine Artribune — dice il sindaco Dario Nardella — ha inserito Firenze nel suo #bestof2017 che raccoglie il meglio dell’anno su città, artisti, musei, gallerie, politici. Firenze risulta essere la prima in Italia per le mostre, in particolare quelle dedicate all’arte pubblica, ed eventi. Un risultato che ci inorgoglisce e che ci sprona ad andare avanti con impegno e umiltà, desiderosi di migliorare continuamente l’offerta culturale».
Sacchi e il suo staff hanno appena concluso il censimento delle realtà culturali fiorentine: 319 dalla «A» di Accademia Musicale di Firenze alla «Zeta» di Zauberteatro: «Niente più investimenti a pioggia» ma premianti «per chi coinvolge pubblici nuovi». Cosa che vale anche per l’Estate Fiorentina di cui sta per partire il bando «con un anticipo mai così ampio». Sarà ancora di sei mesi, da maggio a ottobre, e «dedicata in gran parte alle periferie». Con un impegno economico che sale da 767 mila euro a un milione. «Confermiamo il Fringe Jazz Festival in Oltrarno» che è stata la grande novità della scorsa edizione, «strappato» a Torino dopo che l’organizzazione si era trovata in conflitto con l’amministrazione a Cinque Stelle. «E speriamo di confermare anche il cinema all’aperto agli Uffizi — ancora Sacchi — o in un’altra zona del centro storico». Il bando esce entro una settimana e avrà un nuovo «indirizzo politico»: privilegiare i progetti capaci di portare nei «luoghi dell’Estate» quei cittadini (e turisti) che finora se ne erano disinteressati.