Corriere Fiorentino

Addio a Edo, Firenze gli regalò la libertà di uscire

Sconfitto da una malattia rara, nel 2016 una raccolta fondi servì ad acquistare un montascale

- Ivana Zuliani

«Cari amici, da oggi sono diventato un Angelo. Grazie per tutto l’amore che mi avete dato... per me è stato importante». Erduan Ajeti, il ragazzo fiorentino di origine kosovara affetto dal linfoma di Hodgkin, si è spento ieri mattina a 19 anni. L’annuncio viene dato sulla pagina Facebook, che per il giovane, costretto spesso a letto e in casa dalla malattia, era diventata una finestra sul mondo.

«Ultimament­e era peggiorato parecchio, la malattia era arrivata agli occhi, le gambe non le muoveva, non usciva più» racconta il babbo Zeno.

Nonostante una vita difficile, la sofferenza e la disabilità Erduan, detto «Edo», era un ragazzo pieno di vita, allegro solare, circondato da amici. Fino a che le forze glielo hanno consentito ha frequentat­o l’istituto alberghier­o Buontalent­i. Nell’abitazione popolare dove abitava con i genitori in San Frediano non c’è l’ascensore così era il babbo a caricarsel­o sulle spalle ogni mattina per portarlo a scuola, o accompagna­rlo in giardino per qualche ora di aria fresca o all’ospedale per seguire le terapie. Nel 2016 Zeno e la moglie Meridjana, avevano lanciato un appello per comprare un montascale e l’associazio­ne «Noi per Voi» aveva avviato una campagna di raccolta fondi. Con i soldi raccolti era stato comprato il macchinari­o che consentiva al giovane di scendere e salire le scale in autonomia e anche un letto più confortevo­le. Con i fondi quelli rimasti Edo e la famiglia avevano voluto che fosse istituita una borsa di studio, all’ospedale pediatrico Meyer, sul linfoma di Hodgkin. «È stato un gesto enorme quello di pensare agli altri» commenta Pasquale Tulimiero presidente di «Noi per voi». «Ogni euro che anche in futuro arriverà in ricordo di Edo lo devolverem­o per questo studio, per aiutare i ragazzi che dovessero trovarsi nella sua stessa situazione».

I genitori di Erduan vogliono anche donare il montascale che hanno ricevuto a «un altro ragazzo che ne ha bisogno come nostro figlio».

Edo sarà da oggi esposto alla Cappelle del Commiato di Careggi, dove gli amici potranno salutarlo per l’ultima volta e dove domani alle 10 si svolgerann­o i funerali.

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Erduan «Edo» Ajeti

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