Palazzo Strozzi superstar del 2017
Al top per «Il giornale dell’arte» la mostra sul Cinquecento e Galansino
Firenze e la Toscana fanno la parte del leone nella consueta classifica de Il giornale
dell’arte — sul meglio e il peggio del 2017 nel mondo — stilata secondo le opinioni di antiquari, critici d’arte, curatori, storici e in generale cultori della materia, e Palazzo Strozzi addirittura sbanca. Perché la bella mostra sul
Cinquecento a Firenze curata da Antonio Natali e Carlo Falciani, terzo appuntamento della trilogia aperta con l’omaggio a Bronzino e proseguita con quello a Pontormo e Rosso, viene eletta la più bella e completa ma non solo. Il direttore della Fondazione Arturo Galansino, già in forze come curatore a Parigi al Louvre e a Londra alla National Gallery e alla Royal Academy, viene nominato come il più interessante critico/curatore non solo nel nostro Paese. Un trionfo che da solo non basta. Nella top delle più interessanti declinazioni del mondo dell’arte ci sta anche, sempre a Palazzo Strozzi, la mostra monografica di Bill Viola, quella oggi in corso al Santa Maria della Scala di Siena dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, e anche il restauro dell’Adorazione
dei Magi di Leonardo (primo classificato) eseguito dall’Opificio delle Pietre dure con la supervisione del soprintendente Marco Ciatti e di Cecilia Frosinini e durato ben sei anni con esiti spettacolari anche per la rilettura iconografica del capolavoro. Ultimo e significativo omaggio al mondo dell’arte toscano è il secondo posto ottenuto dal museo Richard Ginori, dopo il pluricitato Louvre di Abu Dhabi. Appena acquistato dallo stato per 700 mila euro il museo di Sesto sarà interessato da un programma di interventi di restauro per cui lo stesso ministero ha già stanziato circa 1 milione di euro. Una bella scommessa per un luogo la cui collezione racconta 300 anni di storia, grazie alle 8.000 opere esposte, tra gruppi in cera modelli del XVIII e XIX secolo, gessi, lastre di metallo, disegni libri e un ricco archivio fotografico.