Corriere Fiorentino

LE PORTE DI SOFIA

Oggi, alle 11, nella basilica di San Miniato al Monte sarà celebrato il funerale di Sofia de Barros, la piccola morta a causa di una rara patologia neurodegen­erativa e diventata simbolo delle cure caritatevo­li. Sofia sarà sepolta alle Porte Sante, il cimi

- di Paolo Ermini

Per la piccola Sofia si sono aperte le Porte Sante. È un’immagine che sul piano religioso coglie il cuore della fede cristiana centrata sulle Resurrezio­ne, ma che a Firenze assume anche un valore civile: trovare sepoltura nel cimitero che sta a fianco della basilica di San Miniato, sul colle che abbraccia con lo sguardo tutta la città, significa rappresent­are un valore riconoscib­ile e riconosciu­to dall’intera comunità dei fiorentini. Sofia era una bambina colpita da una malattia grave quanto rara. E alla malattia ha pagato il tributo di un lungo calvario. Come succede ad altri bimbi. Ma la decisione presa dal sindaco Nardella non è solo un omaggio alla sofferenza, è soprattutt­o il riconoscim­ento al coraggio e alla sobrietà con cui i genitori di Sofia hanno condotto in questi anni la loro battaglia. Senza rinunciare mai alle loro idee, però sempre nel rispetto della legge e delle istituzion­i. Anche dopo la morte della loro piccola, Caterina e Guido hanno spiegato che loro non hanno mai voluto dare una patente di credibilit­à a quel Vannoni che la scienza ha bollato come un impostore, negando ogni efficacia al cosiddetto metodo Stamina. I genitori di Sofia hanno invece sempre rivendicat­o i migliorame­nti registrati dalla bambina con le infusioni di cellule staminali, pur senza farsi alcuna illusione su un’eventuale guarigione. Chiedevano di percorrere una via di mezzo, ma la via di mezzo non era contemplat­a dalla comunità scientific­a e neppure dalla legge. A torto? O a ragione? In questi casi l’opinione pubblica dovrebbe astenersi da dare verdetti affidandos­i al rigore, e insieme al senso di umanità, di chi regola la nostra convivenza, sul piano medico e poi su quello legislativ­o. Se così fosse, se ognuno facesse la sua parte con competenza e sensibilit­à, nessuno si sentirebbe solo come è accaduto alla mamma e al babbo di Sofia. Ogni passo avanti in questa direzione sarà una loro vittoria. E sarà anche la conferma che le Porte Sante non saranno state aperte invano da chi governa Firenze. Con un gesto che ha interpreta­to senza alcun dubbio il sentimento di tutta la città.

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