«Il nostro Capodanno tra bottigliate e pugni»
Piazza della Repubblica: «Aggrediti senza motivo da un gruppo di magrebini ubriachi»
Pugni, calci e anche una bottigliata spaccata in testa. È il racconto che tre romani hanno fatto alla polizia nel denunciare un’aggressione subita a Capodanno in piazza della Repubblica a Firenze. Secondo le vittime i colpevoli sarebbero una banda di magrebini.
Massacrati di botte da una banda di nordafricani ubriachi nella notte dell’ultimo dell’anno. È quanto denunciato da tre ragazzi romani che erano arrivati a Firenze per trascorrere il Capodanno. «Siamo sconvolti, non avremmo mai pensato di tornare a casa in quelle condizioni», racconta adesso Diego Capolongo, 28 anni, che martedì mattina, al suo rientro a casa, è andato a presentare denuncia ai carabinieri di Marino. «Avevamo trascorso la serata alle Giubbe Rosse dove lavora mia cugina. Intorno alle 4 siamo usciti per tornare a casa. All’angolo di Piazza Repubblica con via Pellicceria, mentre stavamo consultando il cellulare per trovare la direzione, un marocchino si è rivolto al mio amico e gli ha detto: ce l’hai con me?».
È l’inizio della follia. Senza neppure aspettare la risposta il marocchino dà una testata al ragazzo che si accascia a terra. In un attimo anche Diego finisce per terra, colpito da un pugno alla tempia. Poche ore prima si era tolto un’ingessatura alla gamba. Non finisce così: gli aggressori continuano a colpire con calci e pugni i ragazzi. Diego sviene mentre un altro passante — che i ragazzi romani non conoscono — viene colpito con una bottiglia alla testa.
A restare illeso tra i tre amici è Damiano. «Lui prova a chiamare la centrale di polizia e carabinieri ma non riceve risposta». Alla fine va a chiedere aiuto all’ambulanza che si trova in piazza della Repubblica. In pochi minuti i due amici sanguinanti vengono portati all’ospedale di Santa Maria Nuova, dove c’è un grande via vai di feriti. Lì incontreranno altre vittime della banda di magrebini: un ragazzo di 17 anni di Scandicci che ha il naso rotto da una testata e un fiorentino colpito dalla bottigliata in testa — rimedierà 12 punti di sutura — mentre si trovava insieme alla moglie, anche lei medicata al pronto soccorso per una ferita alla spalla. Sarà questa donna a raccontare ai ragazzi romani che poco prima dell’aggressione lei aveva già notato quel branco di una decina di magrebini che lanciava bottiglie di vetro in mezzo alla folla, scatenando il panico nella piazza. «Possibile che nessuno abbia fermato prima quella banda pericolosa che si aggirava per il centro? — si chiede Diego — In una città come Firenze mai avremmo immaginato che il nostro Capodanno si sarebbe trasformato in tragedia. Speriamo adesso che le nostre denunce possano servire a rintracciare i responsabili».