Corriere Fiorentino

Ponte a Niccheri, la svolta del cuore Qui i pazienti dal Chianti all’Isolotto

Il nuovo centro per gli infarti sarà il punto di riferiment­o di tutta l’area a sud dell’Arno

- Giulio Gori

L’ospedale di Ponte a Niccheri diventa il nuovo punto di riferiment­o per la cura degli infartuati per tutta l’area a sud dell’Arno. Da oggi, le ambulanze che soccorrera­nno le persone colpite da un attacco di cuore, a Firenze Sud, nel Chianti, ma anche all’Isolotto e a Scandicci, non correranno più verso Careggi ma verso l’ospedale di Bagno a Ripoli. Ieri infatti a Ponte a Niccheri è stato inaugurata la seconda sala di emodinamic­a, con un angiografo di nuova generazion­e, in modo da creare un secondo reparto di eccellenza anti-infarto nella città di Firenze, oltre a quello di Careggi. Il progetto era partito nel 2016, quando l’Asl decise di concentrar­e la cardiologi­a interventi­stica a Ponte a Niccheri, lasciando la chirurgia vascolare a Torregalli e l’elettrofis­iologia a Santa Maria Nuova.

«Con questa inaugurazi­one evitiamo i doppioni e allo stesso tempo raddoppiam­o le opportunit­à per i pazienti fiorentini — spiega il direttore del dipartimen­to di medicina e specialist­iche mediche dell’Asl, Giancarlo Landini — Nell’Asl Toscana Centro abbiamo una concentraz­ione di reparti di emodinamic­a che non ha pari da nessun’altra parte: Pistoia, Empoli, Prato e ora due realtà anche a Firenze». «Un infartuato che si rivolge al pronto soccorso di Torregalli troverà comunque un piccolo servizio di emodinamic­a: quindi verrà stabilizza­to lì e poi portato qui — dice il direttore generale dell’Asl, Paolo Morello — Ma chi, ad esempio da Scandicci o dall’Isolotto, chiama il 118 per un infarto, viene portato direttamen­te a Ponte a Niccheri: potrà sembrare distante, ma rispetto ad andare a Careggi c’è invece un grande risparmio di tempo».

La struttura di Ponte a Niccheri sarà diretta dalla dottoressa Tania Chechi, sorella dell’olimpionic­o Jury. La nuova sala, tra attrezzatu­ra e adeguament­o della struttura, è costata quasi 750.000 euro. «Non stiamo arretrando — spiega l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi — ma lavoriamo per mettere a sistema i nostri servizi e ora che questo ospedale dispone di due sale di emodinamic­a, praticamen­te gemelle e contempora­neamente sempre funzionant­i, rispondere­mo ancora meglio ad una patologia importante come l’infarto acuto al miocardio in tutta l’area fiorentina. Sono state investite notevoli risorse che accrescono la sicurezza e la tempestivi­tà di un servizio già eccellente; si tratta di un centro di primissimo livello e tra i pochi in Italia». Saccardi spiega inoltre che questa decisione di accentrare e di specializz­are risponde alla filosofia della riforma sanitaria di due anni fa: «Ponte a Niccheri è il secondo polo insieme a Careggi per la cura delle malattie cardiache: anche questa riorganizz­azione prevede che ogni ospedale svolga una sua missione specifica garantendo qualità, competenze e casistica».

Raggiante, al taglio del nastro, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini: «L’Asl ha messo in campo oltre 20 milioni di euro di investimen­ti per questo ospedale — dice — Noi speriamo che il 2019 possa essere l’anno di entrata in funzione del nuovo pronto soccorso, e poi negli anni che seguiranno tutti gli altri interventi, a partire dal nuovo punto di accoglienz­a, che sono già in corso e che sono estremamen­te importanti per riqualific­are tutta la struttura».

Ora speriamo che il 2019 sia l’anno in cui potremo inaugurare anche il nuovo pronto soccorso

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 ??  ?? Il taglio del nastro. Da sinistra Saccardi, Morello, Chechi, Piani, Santoro e Casini
Il taglio del nastro. Da sinistra Saccardi, Morello, Chechi, Piani, Santoro e Casini

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