GIOIELLI BONSAI RARITÀ AL TEPIDARIUM
Nella serra del Giardino dell’Orticoltura settanta esemplari e le pietre suiseki Una mostra nel week-end per scoprire capolavori d’arte mignon «In Giappone alcuni valgono più di un appartamento e sono beni di famiglia»
Sono «opere d’arte» in miniatura, modellate dalla natura e curate dall’uomo. Alcune fanno parte della stessa famiglia da generazioni. Sono i bonsai e i suiseki, piante e pietre che racchiudono la bellezza e l’armonia del cosmo. Settanta esemplari rari e preziosi saranno in mostra dal 5 al 7 al Tepidarium del Roster. La mostra Natura d’Inverno è organizzata dall’Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki, fondata da Gianfranco Giorgi e Lorenzo Agnoletti, allievo di Kunio Kobayashi, uno dei più gradi maestri dell’arte del bonsai (tre volte vincitore del Premio del Primo Ministro, il più prestigioso in Giappone).
Nella serra ottocentesca del Giardino dell’Orticoltura, saranno esposti pini secolari, carpini neri giapponesi, ginepri che arrivano da tutta Italia e anche da Svizzera e Germania, alberi che si trovano nei nostri giardini e boschi, ma che nelle mani sapienti di maestri del bonsai, con pazienza, amore e perizia, sono diventati dei capolavori d’arte mignon: alcuni, detti shohin hanno dimensioni di pochi centimetri, al massimo 25 in altezza e sono presentati in composizione con altre piante, erbe, pietre e o piccoli animali di bronzo per evocare un paesaggio naturale e armonico, secondo le stagioni.
«La natura ha modellato queste piante, noi continuiamo solo il suo lavoro, seconda questa millenaria arte nata in Cina ed esportata poi in Giappone — spiega Simona Hirsch, presidente dell’Associazione organizzatrice — Vedrete piante magnifiche. Alcuni bonsai in Giappone valgono più di un appartamento ma il loro valore è più affettivo che effettivo: sono coltivate da decenni dai proprietari, curate con pazienza quotidiana, tramandate di padre in figlio».
Accanto ai 50 bonsai (esemplari selezionati e sottoposti da una giuria) ci saranno una ventina di suiseki: pietre simboliche «create» dal continuo lavorio del tempo e della natura, che hanno un aspetto particolare, e che rappresentano l’ effimero di tutte
le cose. Durante la mostra, che verrà inaugurata venerdì alle 17.30, ci saranno anche incontri e conferenze, sull’arte del bonsai, sui terricci da usare, sulla poesia racchiusa nei Suiseki e l’arte di disporre pietre trovate in natura per favorire la meditazione, sui vasi giapponesi antichi e sull’alchimia tra vasi e pianta. Ci sarà anche un punto «Sos bonsai», dove esperti daranno consigli. E dal 19 gennaio sarà avviato anche un corso per principianti. «Vogliamo far conoscere sempre di più ai fiorentini — dice l’assessore all’ambiente Alessia Bettini — un’arte antica come quella del bonsai, e quella del suiseki, pezzi unici ed irripetibili, quasi dei gioielli».