Corriere Fiorentino

«Hanno picchiato anche altri ragazzi, denunciate il branco di Capodanno»

La madre di una vittima: chi ha visto o è stato aggredito in altre piazze si faccia avanti

- Antonella Mollica

C’è un’altra denuncia sulla notte folle di Capodanno a Firenze. È quella di un ragazzo di Scandicci di 17 anni, anche lui aggredito da una banda di nordafrica­ni in piazza della Repubblica. Martedì mattina è andato in questura insieme alla madre portando il referto dell’ospedale di Santa Maria Nuova: 25 giorni per trauma cranico, facciale e rottura del naso. Gabriele aveva trascorso la serata dell’ultimo dell’anno con altri tre amici in centro. Poi, intorno alle 3.30, mentre si trovava in via Pellicceri­a, sotto i portici, a due passi dal negozio Apple, è stato avvicinato da un gruppo di una decina di nordafrica­ni. All’improvviso, e senza motivo, uno ha gli ha tirato una testata in faccia facendolo cadere. Ad assistere la scena un ragazzo di colore che ha incitato gli aggressori invitandol­i poi a scappare. Gabriele e i tre amici sono rimasti di sasso mentre il gruppo si sparpaglia­va nelle stradine intorno alla piazza, poi hanno raggiunto via dei Calzaioli da dove hanno chiamato il 118. L’ambulanza ha portato Gabriele all’ospedale Santa Maria Nuova. Dove mezz’ora dopo sono arrivati tre ragazzi romani e un altro fiorentino che hanno denunciato di essere stati aggrediti da una banda di una decina di nordafrica­ni.

«Ero tranquilla quando mio figlio è uscito di casa per andare a trascorrer­e l’ultimo dell’anno in centro a Firenze — racconta la mamma di Gabriele — mai avrei potuto immaginare quello che è poi accaduto: che un gruppo di persone scatenasse il panico, senza che nessuno intervenis­se». La telefonata a casa è arrivata intorno alle 4: «Un enorme spavento, ha chiamato mio figlio e poi mi ha passato l’operatrice della Croce rossa e mi ha spiegato che stavano portando Gabriele all’ospedale». Con grande fatica da Scandicci lei è arrivata a Santa Maria Nuova dove ha poi incontrato le altre vittime di quel branco impazzito. «Il giorno dopo, via Facebook, siamo entrati in contatto con lo zio del ragazzo romano colpito come mio figlio da una testata. Abbiamo scoperto che gli aggressori di mio figlio erano probabilme­nte gli stessi dei romani e dell’altro fiorentino, un infermiere colpito da una bottigliat­a alla testa. Adesso faccio un appello a chi era presente quella notte ma anche a chi ha subito aggression­i simili. È probabile che ci siano altre vittime. Abbiamo saputo di ragazzi picchiati — uno in piazza Santa Maria Novella — che non hanno denunciato. Speriamo adesso che le forze dell’ordine vogliano andare a fondo, cercando anche tra i filmati di quella notte. Mentre leggevamo sui giornali che la notte di Capodanno a Firenze era andato tutto bene, che non c’erano stati incidenti, ci siamo sentiti presi in giro».

L’attacco sotto i portici Quando mio figlio è uscito di casa ero tranquilla, mai avrei pensato che in centro a Firenze potesse accadere una cosa del genere. Ora la polizia indaghi

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L’articolo del «Corriere Fiorentino» sull’aggression­e di Capodanno

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