Corriere Fiorentino

Blu navy, oro e orchestra Brooks Brothers fa 200

A Palazzo Vecchio la prima sfilata del marchio. Del Vecchio: evento unico

- Laura Antonini

Sulle note di Empire State

of Mind di Alicia Keys arrangiata dai 53 elementi dell’Orchestra Filarmonic­a Italiana hanno sfilato ieri sera nel Salone dei Cinquecent­o i modelli di Brooks Brothers. Quarantatr­é look maschili e otto femminili hanno sancito l’avvio dei festeggiam­enti ufficiali dei primi 200 anni di storia della celebre maison di moda oggi proprietà dell’imprendito­re italiano Claudio Del Vecchio. La prima sfilata del brand nato a New York il 7 aprile del 1818 e scelto da Pitti Immagine come «special event» di Pitti Uomo 93 non è stato un classico defilé. «La location incredibil­e di Palazzo Vecchio e del Salone dei Cinquecent­o – ha commentato Claudio Del Vecchio e chairman e Ceo Brooks Brothers – e l’eccentrici­tà originaria ed innovativa del nostro marchio oggi percepito come classico ma che nei suoi due secoli di vita ha lanciato mode e tendenze stravagant­i (dalla camicia botton down alla cravatta con le righe al contrario) ci hanno spinto a realizzare un evento unico». Così mentre la facciata di Palazzo Vecchio si è accesa di luci riproducen­do i simboli di Brooks Brothers (il vello d’oro e la fantasia gessata) il Salone dei Cinquecent­o si è vestito dei suoi colori blu navy e oro. E qui che i 500 ospiti — i nomi della stampa internazio­nale al completo, quelli di Pitti Immagine e del Centro di Firenze per la Moda, il sindaco Dario Nardella, ma anche influencer da Matthew Zorpas a Fabio Attanasio all’inglese Garçon Jon — accomodati su sedute in cashmere gessato hanno quindi ammirato l’incedere dei 51 modelli. Giovani uomini e donne, interpreti contempora­nei dello stile Brooks Brothers, hanno vestito la cravatta rep regimental come cintura «come faceva Fred Astaire – continua Luca Gastaldi Ceo Europa Middle East Africa di Brooks Brothers - uno tra i famosi clienti del marchio e, si direbbe oggi, di influencer della nostra moda». Altri portano l’orologio sopra il polsino della camicia «segno distintivo di Gianni Agnelli» il più illustre cliente italiano. E poi giacche portate dentro i pantaloni, cappotti in cammello e il blazer navy che viene presentato in nuove combinazio­ni. Ad andare in scena sulla passerella di moquette, a filo pavimento, color blu anche la donna Brooks. Zac Posen, lo stilista che da alcune stagioni firma la linea femminile, ha immaginato per la sfilata a cui è stato presente sinuosi smoking, un pigiama in seta bordeaux e un maglione graficamen­te disegnato indossato sopra una giacca in cammello e pantaloni con motivi cashmere. Capi che sarebbero piaciuti a Audrey Hepburn e Marlene Dietrich testimonia­l spontanee del marchio che scelsero le camicie e i pantaloni con le pinces maschili per i loro guardaroba. Icone a cui il marchio ha voluto rendere omaggio anche in Sala d’Arme, dove stamani apre la mostra 200 years of American Style, two centuries of innovation. La serata si è conclusa con la cena nella Sala dei Gigli accompagna­ta dalle musiche di C’era una volta in America.

 ??  ?? La sfilata evento nel Salone dei Cinquecent­o. Sullo sfondo i 53 musicisti dell’Orchestra Filarmonic­a Italiana (foto Cambi/Sestini)
La sfilata evento nel Salone dei Cinquecent­o. Sullo sfondo i 53 musicisti dell’Orchestra Filarmonic­a Italiana (foto Cambi/Sestini)
 ??  ?? Claudio Del Vecchio con il figlio Matteo in Sala d’Arme
Claudio Del Vecchio con il figlio Matteo in Sala d’Arme
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 ??  ?? Simboli Il vello d’oro e la fantasia gessata, simboli della Maison, proiettati sulla facciata di Palazzo Vecchio
Simboli Il vello d’oro e la fantasia gessata, simboli della Maison, proiettati sulla facciata di Palazzo Vecchio

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