Corriere Fiorentino

Molestie, ora tocca a Zeffirelli

L’attore Schaech: 25 anni fa mi entrò nel letto. Il figlio Pippo: falsità, è una vendetta

- Chiara Dino

L’attore Jonathon Schaech accusa Franco Zeffirelli di averlo molestato sul set di «Storia di una capinera». La replica: «È tutto falso».

L’accusa è arrivata come una bomba e a firmarla è Jonathon Schaech, attore americano che ha iniziato la sua carriera qui in Italia vestendo i panni di Nino in Storia di una

capinera di Franco Zeffirelli. È contro il maestro fiorentino che si scaglia dalle colonne del magazine People raccontand­o di essere stato vittima di molestie sessuali quando nel ’93, 23 enne, muoveva i suoi primi passi nel mondo del cinema. Come in un ping pong velocissim­o immediata è arrivata la replica da parte dell’accusato, una replica firmata da Pippo Corsi Zeffirelli, figlio adottivo del regista e anima della Fondazione a lui intitolata, inaugurata pochi mesi fa nei locali dell’ex Tribunale di Piazza san Firenze. Dice Pippo, fra l’altro, in una lunghissim­a nota: «Le asserzioni sugli abusi non vere... Franco Zeffirelli diede al signor Schaech la sua prima chance nonostante Johnathon all’epoca soffrisse di una ostruzione alla gola che rendeva il suo parlare difficile. Per questa ragione, alla fine delle riprese, Zeffirelli decise di far doppiare il personaggi­o interpreta­to da Schaech da un attore inglese e la cosa lo mandò su tutte le furie. Quindi le accuse che oggi avanza il signor Johnathon Schaech hanno il sapore di un fumus persecutio­nis, ma anche di una vera e propria vendetta».

Una vendetta che si sostanzia in un racconto che prosegue incalzante: «Con la scusa di insegnarmi tentò di sedurmi fin dall’inizio — ha detto Schaech a People — Mi diceva quanto ero bello, che cosa dovevo fare per essere un grande artista. Capivo che voleva altro da me... Una notte, penso che fosse quando eravamo in un hotel in Sicilia e la mia co-star non era presente, mi ha detto che sarebbe venuto nella mia camera. Questa volta era riuscito a ottenere una chiave» . Con quella chiave sarebbe entrato e avrebbe forzato le cose. «C’è stato un momento — prosegue Scahech — in cui gli ho detto: “No” e lui mi ha risposto: “Dobbiamo”. Ricordo che il suo alito puzzava di Scotch». L’atto d’accusa prosegue con dettagli intimi, come quello in cui l’attore rivela che il maestro avrebbe tentato di fare sesso orale con lui, e con una sua confession­e: «Non ho fatto niente. Me ne stavo sdraiato sul letto. Mi sono sembrate quattro ore, ma probabilme­nte sono stati trenta secondi. Ero vulnerabil­e. Non ho urlato e gridato. Non l’ho fermato fisicament­e e mi ci sono voluti 25 anni per capire il perché».

Ma Pippo replica punto per punto e ricorda: «Negli ultimi anni sono stato occasional­mente a contatto con il signor Schaech via Whatsapp: mi metteva al corrente dei cambiament­i della sua vita e talvolta mi compliment­avo per l’evoluzione della sua carriera. Sempre con grande cordialità e senza che trapelasse mai traccia del disagio che il signor Schaech oggi afferma di aver vissuto». Poi a metà dicembre ha ricevuto un’email da parte di People con la quale gli venivano anticipate le accuse.

Sul set nel 1993 Con la scusa di insegnarmi tentò di sedurmi fin dall’inizio Una sera si procurò le chiavi della mia stanza e voleva sesso La replica di Pippo Prova rancore perché il maestro decise di doppiarlo. In questi anni sono stato più volte in contatto con lui, mai aveva espresso disagio

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Franco Zeffirelli con Angela Bettis e Jonathon Schaech
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