Pisa, rinforzi in arrivo E Minniti annuncia il pool antiterrorismo
Il tempo dirà se sono solo PISA promesse elettorali, ma ieri il ministro degli Interni Marco Minniti, in città per firmare il rinnovo del «patto per Pisa sicura», ha annunciato l’entrata in funzione del nucleo antiterrorismo, l’arrivo di nuove forze di polizia e l’avvio del processo di individuazione della nuova sede della questura. La battaglia portata avanti dal sindaco Marco Filippeschi sembra dunque essere servita a far cambiare rotta al Viminale che starebbe rimodulando il personale delle varie questure nazionali.
«A Pisa circolano ogni giorno 200 mila persone e gli organici delle forze di polizia sono tarati al contesto del 1989», ripete Filippeschi da mesi; ieri Minniti ha affermato che «con la nuova legge di stabilità il 50% del vuoto degli organici sarà colmato. Entro primavera terminerà la formazione del personale che sarà assunto e Pisa è in cima alla lista». Una notizia accolta con favore dal sindacato provinciale autonomo di polizia, che da anni denuncia le carenze di personale.
Il patto firmato dal ministro, dal prefetto Angela Pagliuca, dalla vicepresidente della Regione Monica Barni e dal primo cittadino, è stato aggiornato in base alle esigenze della città: accanto al controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, c’è l’impegno del Comune a migliorare le aree più degradate. «Questo patto, biennale, si basa su un’idea moderna di sicurezza che non include solo il mantenimento dell’ordine pubblico ma anche una riqualificazione urbanistica e una migliore politica di integrazione sociale», spiega Minniti. Il documento prevede anche il rafforzamento del la videosorveglianza nell’ottica di una sicurezza integrata tra forze dell’ordine, il contrasto dell’immigrazione irregolare e dello spaccio di droga, le iniziative contro la malamovida, lotta all’abusivismo commerciale, alla contraffazione e al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. «Dobbiamo stroncare le piazze dello spaccio con interventi di polizia e l’uso del daspo urbano e implementare ulteriormente il rimpatrio di coloro che delinquono nel nostro Paese», dice ancora Minniti. Fuori dalla prefettura la protesta di Potere al Popolo: «La politica di Minniti nasconde i problemi sociali, non li risolve».