«Il forte etrusco? Chiuso per la politica, ma lo riapriremo»
L’annuncio del sindaco di Montalcino: anche Poggio Civitella nel piano di valorizzazione del territorio
«Poggio Civitella MONTALCINO riaprirà, stiamo lavorando a un progetto di valorizzazione per tutto il patrimonio di Montalcino». Il sindaco della città del Brunello, Silvio Franceschelli, assicura e rassicura sul futuro del parco archeologico a pochi chilometri dal centro.
Il parco, chiuso dall’inizio dei lavori di riqualificazione nel 2013 (500 mila euro di investimento tra Regione e Co- mune), è un sito ben conosciuto da Franceschelli. «Ci sono stato prima di Natale, e la situazione non è affatto di abbandono — assicura — l’ultimo taglio dell’erba lo abbiamo fatto un anno e mezzo fa, c’è solo da sistemare la vegetazione intono alla fortezza, che è più esposta alla luce a alla crescita delle piante, un lavoro di un paio di giorni che è in programma entro la fine del mese». Molto del ritardo alla base della chiusura del parco è dovuto alla fusione del Comune di Montalcino con il vicino San Giovanni d’Asso, decisa più di due anni fa: il referendum per decide se unire i due territori avviene nell’ottobre del 2015, poi i Comuni vennero commissariati, per arrivare a nuove elezioni; Franceschelli si insedia a giugno 2017, ma la riapertura del parco ormai è ferma: «Affidare il sito per due anni non aveva senso e c’erano ancora lavori da fare prima che fosse decisa la fusione. Poi dovevamo aspettare che le due amministrazioni si stabilizzassero. E adesso, dopo un periodo di transizione che abbiamo avuto in tutti gli ambiti amministrativi, siamo pronti. Abbiamo chiuso anche il museo civico e diocesano, per manutenzione, sistemeremo anche la Madonna delle Grazie, e poi procederemo con un bando per affidare la gestione di tutto il patrimonio».
Che sia un biglietto unico, percorsi studiati che possano far dialogare i vari siti artistico-culturali con il patrimonio innegabile del Brunello, oppure una promozione sinergica, «dipenderà da chi vincerà il bando. Di sicuro, il Comune non poteva permettersi di spendere, in questi anni di passaggio, 30-40mila euro per un custode». Durante il sopralluogo di 15 giorni fa, il sindaco ha trovato la recinzione tagliata e il cancello aperto. «Abbiamo ricucito la rete e chiuso il cancello — dice — e la zona è videosorvegliata. I cinghiali? Poggio Civitella è nel bosco, possono essere entrati, ma i tagli alla rete non li hanno certo fatti loro».