«Per le Comunali alleanza a sinistra prima del 5 marzo»
«Lavoriamo da subito ad una coalizione tra Pd e Liberi e Uguali per le elezioni amministrative. Non possiamo aspettare il 4 marzo...». Il vicesegretario del Pd toscano, Antonio Mazzeo, renziano doc, applaude all’apertura del governatore Rossi al Pd e rilancia.
Mazzeo, venerdì scorso Rossi ha aperto ad alleanze locali tra LeU e Pd. Un mese fa aveva lanciato l’idea di un centrosinistra «modello Toscana» per le Regionali nel Lazio e le Amministrative, ma il Pd non rispose. Anche stavolta resterete in silenzio?
«Veramente il modello Toscana per il centrosinistra lo abbiamo lanciato insieme a lui nella nostra conferenza programmatica del dicembre scorso. A noi fa piacere che questa sia la linea di Rossi, ma non possiamo fare a meno di notare che all’interno di LeU c’è chi lo rintuzza ogni volta, come ha fatto due giorni fa il coordinatore regionale di Sinistra Italiana. Noi naturalmente speriamo che la posizione del governatore diventi maggioritaria a sinistra. Nel frattempo vorremmo sapere con chi parlare: l’area dialogante di Rossi o gli oltranzisti?».
Il tempo stringe: a maggio, massimo giugno, andranno al voto diverse città toscane, tra cui Pisa, Massa e Siena. Vi alleerete o no con LeU?
«Dobbiamo ripartire da ciò che succede in Regione, dove Pd e Mdp (una delle anime di LeU, ndr) sono alleati. Sui territori possiamo ricostruire l’unità del centrosinistra, mettendo da parte le differenze nazionali. D’altronde anche Pci e Psi si affrontavano e anche si scontravano a livello nazionale, ma governavano insieme Comuni e Regioni. In Toscana bisogna lavorare da subito alla costruzione di una coalizione».
Subito quando? Prima delle elezioni politiche?
«Sì, prima del 4 marzo. Non si può pensare di non usare queste settimane».
Però a livello nazionale Pd e LeU continuano a darsele di santa ragione.
«Gli avversari sono centrodestra e Cinque Stelle. Proprio per questo a livello nazionale votare LeU vuol dire oggettivamente fare loro un favore. Ma nei Comuni la storia è un’altra: governiamo insieme tante amministrazioni da anni. C’è il 4 marzo, d’accordo, ma dopo c’è il 5...».
Sicuro che nel Pd la pensino tutti così?
«Sì, ne siamo tutti convinti».
Allora perché a Massa non volete la ricandidatura di Alessandro Volpi, considerato vicino a Rossi?
«Non è assolutamente vero. L’Unione comunale del Pd farà una valutazione sul lavoro fatto dal sindaco uscente e deciderà se andare avanti con lui o no. È la regola che ci siamo dati in tutti i Comuni al voto».
Quindi a Siena non è detto che ricandiderete Bruno Valentini?
«Stessa cosa. Il partito senese sta facendo un percorso di valutazione».
A Pisa invece state cercando di convincere Federico Gelli a candidarsi. Ci riuscirete?
«Non lo so. Però Federico è una persona di assoluto valore e rappresentatività a Pisa. In ogni caso entro fine mese definiremo il metodo di scelta del candidato».
Apprezzo l’apertura di Rossi, ma in LeU c’è anche un’ala oltranzista Con chi dobbiamo parlare? Non si può aspettare il voto