Pisa, operaio cade dal ponteggio Riparava uno yacht
Aveva 39 anni, lavorava ai Seven Stars. «Vertenza sulla nautica»
Un operaio di 39 anni, Alessandro Colombini, è morto la notte scorsa cadendo da un ponteggio alto dieci metri nel cantiere navale di Seven Stars, nella Darsena Pisana. Si tratta del ventitreesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno, secondo il conteggio dell’Associazione nazionale dei lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. L’uomo lavorava come saldatore a tempo indeterminato per una ditta di carpenteria che opera in appalto, la Mp Metal di Cascina, e si occupava di uno yacht in refitting, ovvero in rinnovamento. Sull’episodio stanno indagando i funzionari della medicina del lavoro dell’Asl Toscana nord ovest e il cantiere è stato sequestrato. Durissima è arrivata la presa di posizione della Fiom Cgil che, attraverso il segretario regionale Massimo Braccini, annuncia l’avvio di una vertenza sulla nautica toscana, il cui «sviluppo è fondato spesso sull’arretramento delle condizioni dei lavoratori; è intollerabile che in un paese civile si continui a morire di lavoro e avvengano gravi incidenti per l’aggiramento o il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Lotteremo e ci batteremo affinché venga restituito al lavoro e ai lavoratori tutto il rispetto, il valore e la dignità che meritano». «È inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro — ha detto Enrico Rossi — L’impegno per la sicurezza e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere intensificato». Cordoglio anche da parte del sindaco, del Pd, M5S, Sinistra Italiana e sindacati.