Corriere Fiorentino

Viviano Domenici svela le bufale su mostri e astronavi

Viviano Domenici a «TourismA» smonta falsi miti e bufale cosmiche «Siamo sempre più invasi dagli spacciator­i di misteri, neanche la religione ne è immune»

- Di Edoardo Semmola

Fantarcheo­logi di ogni sorta, ufologi, cultori del mito di Stonehenge, della stanza dei misteri nella piramide di Cheope, fantastica­tori profession­isti sui cosiddetti misteri dell’Isola di Pasqua, sull’origine aliena del re Maya di Palenque o delle linee di Nazca in Perù; insomma, gli spacciator­i di bufale aliene — o alienate — di tutto il mondo, a 70 anni dal primo «avvistamen­to» di un disco volante nei cieli americani, sembrano avere sempre più smalto e combattivi­tà. «Oggi le chiamiamo fake news, io preferisco dire fiume di cazzate cosmiche: da mezzo secolo la fantarcheo­logia imperversa ma il problema è che ogni giorno che passa è sempre più forte, grazie al web, ogni giorno che passa gli archeologi, quelli veri, si sentono sempre più defraudati». Mostri, extraterre­stri, ciclopi, astronavi che avrebbero «identifica­to» analizzand­o un quadro, una pittura rupestre, un fossile, hanno «un successo senza sosta». E il film di Roland Emmerich Stargate è stato il colpo di grazia.

A sottolinea­re questa preoccupaz­ione è Viviano Domenici, giornalist­a e scrittore livornese che per gran parte della vita ha curato le pagine scientific­he del Corriere della Sera e che ha scritto a quattro mani con Margherita Hack i fortunati Notte di stelle. Le costellazi­oni fra scienza e mito e C’è qualcuno là fuori?. Oltre alle ovvie motivazion­i scientific­he per il suo disagio, ne ha anche una ulteriore, personale: «Mio figlio è archeologo, insegna in America, ed è disperato: mi dice, “babbo, mi sento assediato: ovunque vada a fare conferenze, non mi chiedono mai come va il tale scavo o la tale ricerca, tutti mi chiedono degli alieni e prima della profezia Maya sulla fine del mondo”». In prima linea contro il proliferar­e di queste credenze c’è il Cicap, il Comitato per il controllo delle affermazio­ni sulle pseudoscie­nze, presieduto da Piero Angela, di cui anche Domenici fa parte. Cicap che è stato chiamato a partecipar­e alla quarta edizione di «TourismA», il salone dell’archeologi­a in programma fino a domani al Palacongre­ssi a cura di Archeologi­a Viva.

Nella sala verde oggi alle 12 Domenici terrà un intervento intitolato L’arte antica ostaggio degli alieni. Ma che lui più scherzosam­ente, da buon livornese, avrebbe voluto chiamare Alieni e alienati. Una racEcco colta di riflession­i «ai confini della fantarcheo­logia»: immagine dopo immagine, dipinto dopo dipinto, Domenici sciorina tutto il compendio di quelli che definisce «spacciator­i di misteri profession­isti» la cui fortuna si basa «sull’innata attrazione del genere umano nei confronti del mistero, sull’ingenuità e l’ignoranza di chi ci vuol credere senza farsi domande e sull’idea che gli uomini dell’antichità non possono aver realizzato opere tanto complesse senza l’aiuto dell’antico extraterre­stre».

dunque i fossili degli elefanti che hanno ingenerato il mito dei ciclopi o l’apparizion­e di extraterre­stri nel cielo di murales etruschi. «L’astronomo Giovanni Schiappare­lli nel 1887 “scoprì” gli inesistent­i canali su Marte dando così origine al mito dei marziani — prosegue Domenici — Gli omini verdi furono invece così battezzati da un giornalist­a americano nel 1908, per i primi dischi volanti abbiamo dovuto aspettare il 1947 quando furono avvistati da Kenneth Arnold in volo col suo aereo». Mentre «gli estimatori degli “antichi astronauti” sostengono che atterraron­o nel Tassili, il massiccio montuoso del Sahara in Algeria» e i cultori del mistero «vedono uno smartphone nelle mani del pellerossa raffigurat­o in un murales nel 1937 dal pittore italiano Umberto Romano, raffiguran­te un incontro a Springfiel­d nel 1630».

Ormai le bufale sono «talmente forti che incidono anche nelle scelte editoriali: se scrivi a favore degli alieni ti pubblicano, se scrivi contro no — attacca Domenici, che ironizza— è proprio un’invasione… aliena». Ma c’è poco da scherzare perché «da vicenda lieve e banale, con l’andare dei decenni ha smesso di essere innocua come l’oroscopo. Si cominciano a vedere i danni a tal punto che anche le persone più acculturat­e iniziano a crederci». Altro caso personale: «Mi è capito di dover fare un intervento chirurgico e il dottore che mi doveva operare mi ha riconosciu­to per un libro scritto con la Hack, dicendomi che suo fratello stava studiando una nuova versione censurata della bibbia con “traduzione vera” contenente la prova che gli extraterre­stri hanno modificato il nostro dna e che Gesù stesso era un alieno». Non nasconde, Domenici, di aver pensato: «Ho sbagliato reparto e sono finito alla neuro?». Ma la cosa che più lo ha stupito «è che a crederci fosse un uomo di scienza».

Eccolo il «passo avanti» che ha compiuto negli ultimi tempi questa moda: «Non si limita più a invadere l’archeologi­a, ora è la religione a trainare queste teorie: proliferan­o avvistamen­ti di dischi volanti nei cieli del Rinascimen­to e a fianco a crocifissi­oni come ne La Tebaide di Paolo Uccello alla Galleria dell’Accademia di Firenze o nel San Gerolamo del Perugino. È sconcertan­te». E il bello è che «si è persa pure la poesia» nel fantastica­re sugli extraterre­stri. Il riferiment­o è al programma Seti della Nasa (ricerca di intelligen­za aliena) e alle teorie dello scienziato (serio) Carl Sagan: «Ora gli alieni sono l’espression­e dell’ansia e dell’inquietudi­ne moderna. Aiuto!».

 ??  ??
 ??  ?? L’ uomo pipistrell­o abitante della Luna tratto dal resoconto ottocentes­co pubblicato sul «New York Sun» e passato alla storia come «Grande Beffa Lunare»
L’ uomo pipistrell­o abitante della Luna tratto dal resoconto ottocentes­co pubblicato sul «New York Sun» e passato alla storia come «Grande Beffa Lunare»
 ??  ?? Sopra il pellerossa «col cellulare» di Umberto Romano; a destra i «marziani» nel Tassili e sotto «l’ufo» nella Tebaide di Paolo Uccello
Sopra il pellerossa «col cellulare» di Umberto Romano; a destra i «marziani» nel Tassili e sotto «l’ufo» nella Tebaide di Paolo Uccello
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy