I nuovi gate: stazione più sicura
Primo giorno con i nuovi gate alla stazione. Nessun disagio anche se molti sono rimasti spiazzati e hanno dovuto modificare i propri percorsi anche se le «scorciatoie», come la rampa Gae Aulenti, restano accessibili. Addio invece ai baci appassionati poco prima di salire in carrozza.
Immaginatevi il conte Mascetti, il Perozzi, il Necchi, il professor Sassaroli e l’architetto Melandri che si dirigono a Santa Maria Novella per una delle loro più celebri «zingarate» (gli schiaffi ai passeggeri sui treni in partenza nel film cult Amici miei) e che… vengono rimandati indietro ad uno dei tre varchi inaugurati ieri: «Signori, senza il biglietto del treno non si passa». Con i nuovi gate per contrastare l’evasione del ticket e limitare i furti, questa scena non sarebbe mai stata girata, come del resto anche quella de Il ciclone, quando ancora a Santa Maria Novella Leonardo Pieraccioni si precipitava per convincere Lorena Forteza a non partire, con esito esilarante.
Insomma, se da un lato migliora la sicurezza, dall’altro si perdono per sempre i classici saluti tra fidanzati o parenti. Firenze dovrà abituarsi. La stazione, da ieri mattina, è infatti attraversata da una lunga barriera, interrotta solo dai tre gate (ognuno con quattro porte d’accesso) e dalle uscite d’emergenza. Tutti i varchi sono controllati dallo staff di Trenitalia, che consente l’ingresso solo dopo l’esibizione del biglietto. La novità ha creato reazioni sorprese. Niente disagi, però, se non per qualche incertezza sulla «scorciatoia» della rampa Gae Aulenti, dove il camminamento è stato salvato grazie ad un nuovo percorso che conduce da piazzale Montelungo fino a via Valfonda, passando dietro alla Polfer: un cartello in più aiuterebbe nell’orientarsi. Riaperti pure i sottopassi, chiusi nel 2014, mentre gli esercizi commerciali posizionati sul lato del binario 16 hanno dovuto scegliere il loro ingresso: o dai binari o su piazza Stazione. Il McDonald’s ha optato per la soluzione «interna».
In mancanza dell’affetto dei propri cari per i saluti, ci si potrà insomma consolare con un po’ di calorie.