Cascine di Tavola, la volta buona? Se l’aggiudica un privato (pratese)
Dopo 5 aste offerta da 1,6 milioni per la fattoria medicea in rovina
Uomo, pratese, imprenditore. E, da ieri, proprietario (dei resti) del più importante edificio storico del territorio: la Fattoria medicea delle Cascine di Tavola, voluta da Lorenzo Il Magnifico, faro dell’architettura rinascimentale. Chi ha acquistato non vuole ancora rivelare la propria identità ma presto, alla pubblicazione dei verbali, tutto sarà palese. Alla sesta asta — dopo le cinque andate deserte — «mister x» si era presentato con l’offerta minima di 1,6 milioni di euro, ben 4,4 milioni in meno della base d’asta iniziale, calcolata dai periti in 6 milioni. E ieri, termine ultimo per la gara, nessuno si è presentato per rilanciare. Ora, in attesa che tribunale e creditori esprimano parere definitivo, la strada è in discesa. Sono passati nove anni dal primo sequestro della villa da parte della magistratura: un privato l’acquistò per costruirci appartamenti. L’inchiesta non venne a capo delle responsabilità, ma il sequestro e l’incuria dei proprietari temporanei hanno lasciato l’immobile vittima delle intemperie e del degrado. Ci vorranno decine di milioni di euro, secondo gli amministratori, per ristrutturare l’opera vincolata, la cui destinazione d’uso non prevede strutture ricettive, ma solo ricerca e valorizzazione delle colture locali. Non si sa dunque cosa ospiterà la Fattoria. Ma si sa che né la Regione Toscana né il Comune di Prato hanno voluto o potuto acquistarla.