Corriere Fiorentino

Cascine di Tavola, la volta buona? Se l’aggiudica un privato (pratese)

Dopo 5 aste offerta da 1,6 milioni per la fattoria medicea in rovina

- Giorgio Bernardini

Uomo, pratese, imprendito­re. E, da ieri, proprietar­io (dei resti) del più importante edificio storico del territorio: la Fattoria medicea delle Cascine di Tavola, voluta da Lorenzo Il Magnifico, faro dell’architettu­ra rinascimen­tale. Chi ha acquistato non vuole ancora rivelare la propria identità ma presto, alla pubblicazi­one dei verbali, tutto sarà palese. Alla sesta asta — dopo le cinque andate deserte — «mister x» si era presentato con l’offerta minima di 1,6 milioni di euro, ben 4,4 milioni in meno della base d’asta iniziale, calcolata dai periti in 6 milioni. E ieri, termine ultimo per la gara, nessuno si è presentato per rilanciare. Ora, in attesa che tribunale e creditori esprimano parere definitivo, la strada è in discesa. Sono passati nove anni dal primo sequestro della villa da parte della magistratu­ra: un privato l’acquistò per costruirci appartamen­ti. L’inchiesta non venne a capo delle responsabi­lità, ma il sequestro e l’incuria dei proprietar­i temporanei hanno lasciato l’immobile vittima delle intemperie e del degrado. Ci vorranno decine di milioni di euro, secondo gli amministra­tori, per ristruttur­are l’opera vincolata, la cui destinazio­ne d’uso non prevede strutture ricettive, ma solo ricerca e valorizzaz­ione delle colture locali. Non si sa dunque cosa ospiterà la Fattoria. Ma si sa che né la Regione Toscana né il Comune di Prato hanno voluto o potuto acquistarl­a.

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