Corriere Fiorentino

La collina dimenticat­a del tennis San Quirichino, appello ai privati

Muffa, erba e desolazion­e nello storico circolo. La proprietà: «Vogliamo vendere»

- Jacopo Storni

Avanza la muffa, giorno dopo giorno. L’erba sempre più alta, il degrado sempre più visibile. Dove c’erano i campi da tennis, adesso non c’è più niente. Dopo decenni come luogo sociale, sportivo e culturale, il Circolo Tennis San Quirichino affonda nell’incuria. Per anni, è stato uno dei circoli più importanti e rinomati di Firenze e della Toscana. Sicurament­e una delle strutture sportive più suggestive, coi suoi campi in terra rossa immersi nelle verdi colline di Marignolle. E poi la piscina, la palestra, il bar, il ristorante, la scuola tennis per bambini, le lezioni private. Oggi non c’è più niente e sui campi da tennis cresce l’erba. Le reti divelte, le racchette ammassate alla rinfusa, la sporcizia che avanza.

Un vero peccato, non solo per il valore sociale del circolo, ma anche per i residenti che abitano nella zona. Ma cosa ha portato alla situazione attuale? Il terreno sul quale sorgono i campi è di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentame­nto del clero. Per tutti questi anni è stato preso in affitto e gestito da privati. L’ultimo di questi, dopo anni di malagestio­ne, è stato costretto a lasciare. «Una gestione scellerata che ci ha provocato non pochi danni economici» dicono dall’Istituto diocesano. E così il circolo è stato chiuso. La proprietà, nel frattempo, ha deciso di sanare gli abusi edilizi del circolo, risalenti alla proprietà di quarant’anni fa e mai eliminati. I lavori di ripristino sono ancora in corso. Laddove c’era il ristorante del circolo, nasceranno residenze in affitto.

È invece in vendita una parte dell’area sportiva, quella sottostant­e e più vicina al parcheggio, dove ci sono due campi da tennis (da rifare ex novo) e dove sarà possibile edificare nuove strutture sportive (spogliatoi, bar ecc.). I due campi sopra, più vicini alle residenze, saranno invece concessi in affitto. La proprietà ha avviato le trattative di vendita. «Privati fatevi avanti», questo l’appello dell’Istituto diocesano. Obiettivo, far ripartire il tennis. Ma non sarà semplice, visto che nell’area pesa un vincolo cimiterial­e che impedisce la progettazi­one di nuove costruzion­i e attività. «La situazione si sbroglierà presto — assicurano dalla proprietà — Siamo in contatto col Comune, probabilme­nte sarà superato il vincolo trasforman­do il cimitero antistante al circolo in parco della rimembranz­a, così che si potrà procedere con la realizzazi­one del nuovo circolo sportivo».

Al momento però, c’è soltanto degrado. E non sembrano esserci proposte concrete di acquisto. In questi mesi si sono succeduti vari incontri tra la proprietà e alcuni privati interessat­i, ma non hanno portato ad accordi concreti. Un vero peccato, sia per il paesaggio che per la proprietà. E intanto il circolo resta chiuso. La terra rossa dei campi da tennis, giorno dopo giorno, si trasforma in un campo di erbacce. I bambini rimangono senza lezioni, i maestri senza lavoro, costretti a trovare ospitalità presso altri circoli.

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La condizioni in cui versano i campi da tennis del circolo di San Quirichino

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