Raddoppiato l’affitto: Coin cerca casa
Il grande store entro la fine della settimana deciderà se trasferirsi in via Brunelleschi
Dopo trent’anni passati in via dei Calzaiuoli, il grande magazzino sta valutando ti trasferirsi altrove nel centro di Firenze dopo che la proprietà dell’edificio avrebbe portato l’affitto da 840 mila euro all’anno a circa 1,6 milioni di euro. Tra le opzioni l’ex sede Unicredit in via Brunelleschi.
Coin cerca una nuova casa. Dopo trent’anni passati in via dei Calzaiuoli, il grande magazzino che offre dall’abbigliamento all’arredamento sta vagliando alcune proposte per trasferire la propria attività in altri locali del centro di Firenze. Una decisione maturata negli ultimi mesi e scaturita dal fatto che i proprietari dell’edificio di via Calzaiuoli sembra abbiano deciso di portare l’affitto da 840.000 euro all’anno a circa 1,6 milioni di euro più un maxi canone d’ingresso da pagare alla stipula del nuovo contratto.
La dirigenza del noto brand dello shopping dopo aver fatto un po’ di conti avrebbe concordato di lasciare il 56 rosso di via Calzaioli, che li ospita dal 1988, per spostarsi in una via sempre del quadrilatero ma a più buon mercato. La scelta sarebbe caduta sull’unico immobile sfitto e disponibile del centro: in via Brunelleschi, sotto ai portici, lì dove fino a un paio di anni fa c’era la filiale della Unicredit. Sembra che nei giorni scorsi alcuni rappresentanti della Coin avrebbero anche fatto un sopralluogo. E ci sarebbe anche un’intesa di massima sull’affitto che si aggirerebbe sui 70.000 euro al mese.
Certo, in via Calzaiuoli i metri quadrati disponibili sono 3.000 contro i 2.000 di via Brunelleschi — 900 metri quadri il seminterrato, 650 il piano terra e 300 il mezzanino — ma a fare la differenza sono gli oltre 500.000 euro di pigione all’anno in meno. In settimana (o al massimo la prossima) Coin dovrà dare una risposta, negativa o positiva, sulla nuova location, a cui andrà fatto anche il cambio di destinazione, ma nel caso dovesse rifiutare ci sarebbe in pole position già un fondo italiano la cui idea è quella di dividere i locali dell’ex banca per inserirci tre nuovi negozi.
Rimane un punto interrogativo su chi, nel caso, potrebbe sostituire Coin nel grande spazio di via Calzaiuoli.
Non si tratterebbe di Harrods: i grandi magazzini di Londra da tempo sono al centro di una voce che li vorrebbe a Firenze, ma in realtà ci sono già perché tra i proprietari dell’edificio di piazza della Repubblica che oggi ospita, e che continuerà a ospitare la Rinascente, c’è il fondo del Qatar proprietario di Harrods. Quel che è certo è che il 56 rosso dovrebbe conservare la sua vocazione commerciale, così come è fin dal 1834 quando i locali furono acquistati dal Bazar Bonajuti per poi, nel 1888, passare nelle mani dei fratelli Papalini che li trasformarono nel Grande Emporio Duilio (il nome Duilio deriva dal ricordo di una nave, e infatti all’interno l’arredamento era in stile marinaresco e i commessi vestiti alla marinara). Poco meno di venti anni dopo, correva il 1907, il nuovo proprietario, Giuseppe Siebzehner, diede vita all’Emporio Duilio 48 (48 era il prezzo di ogni articolo presente) e poi al Grande Magazzino Duilio 48. Ma nel 1944 i Siebzehner, famiglia di origini ebree, vennero prelevati dalle SS e spediti in un campo di concentramento nazista dal quale non sono più tornati. L’azienda, quindi, passo ai Bemporad e rimase in attività fino al 1986, anno in cui fallì e fu liquidata.