La caserma occupata di via della Torre Tra rifiuti e capanne
Via della Torre, a poco più di un chilometro dal centro tecnico federale di Coverciano. Qui, in quello che fino al 1999 era uno dei più grandi depositi di carburante dell’esercito in Toscana (5.170 metri quadrati), adesso regna il degrado. Materassi, bottiglie di plastica, carrelli della spesa, vecchi elettrodomestici, addirittura una specie di gazebo, con tanto di tavolino e sedie: l’intera area dell’ex caserma è ricoperta da improvvisati ricoveri, rifiuti lasciati dagli occupanti abusivi e vegetazione.
Un vero e proprio pugno in un occhio. Eppure, già dall’esterno, si capisce l’andazzo. Il primo ingresso carrabile, venendo da via Palazzeschi, è sigillato dal nastro bicolore della Municipale. Quasi una barzelletta, così come il cartello che mette in guardia su una fantomatica «Area videosorvegliata». Se infatti non si è abbastanza temerari nel rischiare di scavalcare un bassissimo muricciolo o nel passare da uno dei tanti pertugi nella recinzione, ecco che a pochi passi, accanto ad Euroedile, c’è un secondo accesso pedonale sulla strada. Completamente aperto.
Dentro, il caos. Subito sulla sinistra una struttura abbandonata: le porte murate sono state sfondate, le finestre coperte da tappetti logori. L’interno, se possibile, è ancora peggio: anche qui materassi, immondizia, calcinacci. Difficilissimo entrare a cuor leggero, considerando la possibile instabilità di un edificio che non ha manutenzione da quasi vent’anni. Sulla destra, invece, un vialetto porta verso un altro immobile, intermezzato da una piccola palazzina, anch’essa piena di pattume e di disperazione. Poi, appunto, la struttura più imponente: l’ex deposito lubrificanti. Un cartello segnala il pericolo di «passaggio veicoli»: il bandone del garage è stato sfasciato e dentro lascia intravedere il solito panorama. Poco più in là ancora materassi e addirittura una capanna messa su con legni e coperte, vicino alla decrepita torretta di guardia: il simbolo, suo malgrado, dell’incuria.