Nell’atelier delle gemelle della moda
Ludovica e Ginevra Fagioli e i loro abiti sempre più richiesti. «Ci ispiriamo alla Toscana»
Le tappezzerie rinascimentali ma anche le stoffe e i tessuti hand made visti nei laboratori degli artigiani dell’Oltrarno. Le fiere di design e le mostre di antiquariato frequentate assieme ai genitori amanti dell’arte e dell’arredamento, sin da piccolissime nella loro città natale, Firenze, come a Parigi, Berlino, Londra e New York. E poi gli studi in relazioni internazionali alla Cattolica di Milano per Ludovica e quelli in economia e commercio al Polo Universitario di Novoli per Ginevra.
È un percorso originale e non scontato quello che ha portato le gemelle Fagioli, classe 1986, a creare da una stagione la fortunata linea di capi femminili Caftanii che, complice il tam tam della Rete e una presenza oculata agli eventi della moda internazionale, sta conquistando il gusto e il guardaroba di una schiera di clienti fedelissime.
«E pensare che volevo fare la giornalista — racconta nel suo studio minimal chic alle Cascine del Riccio, alle porte di Firenze sud, Ludovica la più loquace delle due ragazze — La moda come espressione di creatività capace di mettere in relazione forme, colori e materiali come di esprimere una personalità è sempre stato un pallino condiviso con mia sorella Ginevra. Allo stesso tempo non abbiamo mai inseguito le tendenze e formandoci in settori di tutt’altro genere, abbiamo maturato una visione tutta nostra della moda e un prodotto tutt’altro che fashion». Rotoli di lino e cotone, pizzi e il panno del Casentino color latte disposti ad arte come gli stand dove è appesa l’ultima collezione pronta per Parigi dove sarà presentata in questi giorni durante la Settimana della Moda nella centralissima Rue Saint-Honoré, sono Alle Cascine del Riccio quasi un arredo dello studio dove Ludovica e Ginevra preparano i carta modelli che daranno vita alle loro creazioni. Capi senza tempo che dichiarano un legame d’amore appassionato con la terra dove sono nate. Pantaloni di lino verde «serpentino» lo stesso colore del marmo di Prato con cui è rifinito il Battistero di Firenze, kimono in seta «viola iris» e miniabiti in pizzo bianco Carrara sono solo alcune citazioni della collezione estiva mentre quella invernale «i cui scatti del catalogo abbiamo ambientato nella campagna senese» sceglie come trait d’union il panno del Casentino usato per costruire i cappotti profilati di visone.
«I tessuti di qualità rappresentano uno dei nostri punti di forza — spiega Ginevra che oltre alla creatività si dedica alla contabilità e alla gestione del marchio — consapevoli della ricchezza di materiali che l’Italia e la nostra regione riescono a darci. Un valore aggiunto che incuriosisce come vediamo dal successo dei nostri post su Instagram la clientela internazionale».
Grazie all’uso del social delle immagini infatti Ludovica e Ginevra sono riuscite a bucare i confini e ad essere scelte da compratori stranieri. «Dopo Luisaviaroma siamo state contattate dal concept store Boutique One che da Baku in Azerbaigian vende a Dubai e a Londra — concludono le gemelle Ludovica e Ginevra — Mentre stylist come Giovanna Battaglia richiedono i nostri capi per scattare servizi moda su riviste patinate».
Non abbiamo mai inseguito le tendenze Nei nostri capi colori come il verde del marmo di Prato e il «viola iris»
Gli scatti della collezione invernale sono ambientati nella campagna senese. Ora la presentazione a Parigi